Cos’è il dabbing e come si fa?


Cos’è il dabbing e come si fa?
Max Sargent

Oggigiorno, i concentrati di cannabis sono disponibili ovunque si trovi un po' d'erba e ci sono molti modi per assumerli. Tuttavia, uno dei più efficienti e divertenti è noto come dabbing. In questo articolo, ti diremo cosa si intende esattamente per “dabbing”, dettagliando i vantaggi e le precauzioni e mostrandoti come prendere da solo un dab.

Le persone che consumano la loro cannabis in forma concentrata sono sempre di più, e questo non è certo un segreto. Oggi, molti preferiscono assumere oli e cere in vaporizzatori a penna perché riescono a sballarsi comodamente fuori casa, ma il metodo d’assunzione originale era già emerso una decina di anni fa. Conosciuto come “dabbing”, tutto quello che serve è uno speciale dispositivo in vetro ed alcuni strumenti che ti consentiranno di assaporare potenti boccate di concentrato come non l'avevi mai fatto prima d'ora.

COS’È IL DABBING?

Per dirla senza troppi giri di parole, il dabbing è l’atto di inalare un concentrato di cannabis vaporizzato attraverso un dispositivo in vetro conosciuto come “dab rig”. Potreste usare anche altri dispositivi conosciuti come “Nectar Collector” o “dab straw”, ma ne parleremo in un altro articolo.

La pratica come la conosciamo oggi iniziò a prendere forma intorno al 2005, quando un uomo che si chiamava BudderKing venne intervistato per la rivista Cannabis Culture. Nell’intervista, descrisse una formula per produrre il “budder” di cannabis, che all’epoca era essenzialmente un concentrato di cannabis lasciato parzialmente solidificare sul davanzale della finestra.

In quell’intervista, mostrò un dispositivo in vetro con cui si potevano vaporizzare efficacemente i concentrati attraverso rapide inalazioni. Questo divenne il primo prototipo in assoluto di quello che oggi conosciamo come “dab rig”.

Ovviamente, dovettero passare alcuni anni prima che questi nuovi marchingegni prendessero piede, ma i concentrati di cannabis incontrarono subito un ampio pubblico quando vennero introdotti all’High Times Cannabis Cup del 2010. Una volta raggiunto il palcoscenico internazionale, gli operatori dei dispensari iniziarono a distribuire ai propri clienti i concentrati esponendo loro tutte le loro meravigliose qualità.

COME FUNZIONA IL DABBING?

A proposito di meraviglie, forse ti starai chiedendo come funziona esattamente il dabbing. Quando lo vedi per la prima volta potrebbe sembrarti un esperimento scientifico, ma è più semplice di quanto possa sembrare inizialmente.

Fondamentalmente, il dabbing consiste nel riscaldare un concentrato di cannabis (che da questo momento chiameremo principalmente “dab”), il cui vapore viene poi inalato. In particolare, i dab vengono vaporizzati quando entrano in contatto con il braciere preriscaldato del dispositivo. Così facendo, il vapore generato può essere direttamente inalato ed espirato in modo naturale, completando così il processo di dabbing.

DI COS’HAI BISOGNO PER DABBARE?

Sembra abbastanza semplice, vero? Adesso che sai come funziona, sei ad un passo dallo scoprire come provare un dab! Ecco cosa devi procurarti prima di iniziare.

DAB RIG

Come accennato in precedenza, il primo passaggio più importante per il dabbing è trovare un dab rig. Per chi non li conoscesse ancora, i dab rig sono dispositivi in vetro simili ai bong appositamente disegnati per vaporizzare dab.

CHIODO/NAIL

Probabilmente ti starai chiedendo qual è il significato di “chiodo” in questo contesto. Esattamente come ogni bong ha il proprio braciere, ogni dab rig è dotato di un qualche tipo di chiodo (anche conosciuto come “nail”). I chiodi sembrano e funzionano come dei bracieri, con l’unica differenza che l’apertura si trova sui lati, piuttosto che sul fondo.

È progettato in questo modo perché bisogna riscaldarlo dal fondo prima di inalare il dab. Successivamente, si avvicina il concentrato fino a farlo entrare in contatto con il centro del chiodo e, man mano che evapora, si aspira, incanalando tutto il vapore verso l’apertura laterale del chiodo e all’interno del dispositivo stesso.

I tre materiali più usati per realizzare i tradizionali chiodi per il dabbing (non quello elettronico) sono il titanio, il vetro ed il quarzo. Considera che i diversi tipi di chiodo richiedono un processo leggermente diverso, poiché il design di ogni chiodo può variare. Ad esempio, invece dell’apertura laterale, alcuni chiodi presentano l’apertura che sporge dal centro. A loro volta, alcuni richiedono il riscaldamento direttamente dal basso, mentre altri vengono riscaldati dall’angolo.

BACCHETTA/DABBER

Anche con i concentrati meno appiccicosi, ti consigliamo di non spezzare con le dita i dab per dosarne le quantità. Come alternativa molto più efficace, procurati uno strumento conosciuto come dabber, bacchetta per dab o utensile per il dabbing. Si tratta di uno strumento in acciaio simile ad un bisturi che puoi usare per tagliare una piccola quantità di dab da posizionare nel chiodo.

TAPPO DI CARBURAZIONE

Mentre inali il dab, assicurati di non perdere niente di quel prezioso vapore evitando che fuoriesca dall’apertura superiore. Per fortuna, questo potenziale problema è facile da risolvere. Basta mettere un tappo di carburazione sopra il chiodo. Di solito sono fatti per adattarsi perfettamente ai chiodi standard, rimanendo idealmente in posizione senza che tu debba tenerlo con le mani.

ACCENDINO A TORCIA

Sebbene la fiamma di un normale accendino bruci ugualmente, non andrà bene per riscaldare un chiodo. Avrai invece bisogno della fiamma ossidrica di un accendino a torcia alimentato a butano (o alternative non a butano) per applicare il calore necessario. A sua volta, dovrai acquistare regolarmente delle bombolette di butano per ricaricarlo.

CONCENTRATO DI CANNABIS

Ovviamente, non si può dabbare senza un dab! I concentrati di cannabis sono disponibili in varie forme, ma i dab rig sono più adatti per consumare certi tipi di hashish o oli di cannabis, che spiegheremo più nel dettaglio qui di seguito.

E QUINDI QUALI ALTRI TIPI DI DAB ESISTONO?

COSA SONO I CONCENTRATI DI CANNABIS?

Finora, ci siamo riferiti ai concentrati di cannabis come ad una sorta di oggetto simbolico dalle connotazioni generiche, ma all’interno di questa categoria c'è molta diversità.

BUTANE HASH OIL (BHO)

Il Butane Hash Oil, spesso indicato solo con la sigla BHO, è un sottoinsieme di concentrati che si distingue per l’uso del butano come solvente. Nonostante i potenziali problemi che potrebbero derivare dal butano, il processo è del tutto sicuro e privo di tossine (quando fatto dalle mani giuste). A sua volta, essendo economico ed efficiente, è anche il metodo d’estrazione commerciale più comune in circolazione.

SHATTER

Lo Shatter rientra in una delle principali sottocategorie di BHO. In inglese significa “frantumare”, termine usato per descrivere la particolare caratteristica di questo concentrato, che si frantuma letteralmente quando si raffredda a temperatura ambiente. Raggiunge questa consistenza perché i cannabinoidi, i terpeni, ecc. sono miscelati in un’unica fase, consentendo alla luce di passarvi attraverso.

WAX

Tuttavia, quando i composti della cannabis si separano in forma concentrata, diventano una sostanza friabile simile all’argilla nota come Wax, o cera. Molti affermano che i concentrati Wax abbiano un sapore migliore degli Shatter, ma è un’opinione soggettiva e la loro potenza tende ad essere uguale.

LIVE RESIN

Concludendo la categoria dei BHO, il Live Resin si distingue per il suo speciale metodo di preparazione. Invece di usare cime di cannabis essiccate e conciate, il Live Resin è realizzato con materiale vegetale fresco che viene congelato subito dopo essere stato raccolto. Questo viene fatto principalmente per preservare il sapore e l’aroma, che tendono ad essere molto più pronunciati in questi concentrati.

HASHISH FATTO CON ACQUA E GHIACCIO/BUBBLE HASH

Piuttosto di usare il butano, l’hashish estratto con acqua e ghiaccio (anche conosciuto come Bubble Hash) comporta l’estrazione del THC e degli altri cannabinoidi/terpeni usando acqua ghiacciata e filtrando il tutto gradualmente. Tuttavia, dovrai renderlo particolarmente puro se hai intenzione di dabbarlo, poiché gli eventuali frammenti di materia vegetale potrebbero rovinare l’esperienza.

ROSIN HASH

Se da una parte puoi dabbare un hashish perfettamente purificato, dall’altra il modo migliore per assicurarti che si sciolga completamente è trasformarlo in Rosin. Questo viene fatto essenzialmente usando calore e pressione e ci sono molte presse sul mercato realizzate esplicitamente per questo processo. Questo metodo è unico in quanto non prevede l’uso di un solvente, nemmeno dell'acqua.

OLIO ESTRATTO CON CO₂

Infine, se vuoi provare l’esperienza più pura di tutte, prova l’olio di cannabis estratto con CO₂ supercritica. Si tratta di un solvente completo ed efficiente, ma il processo richiede attrezzature ad alta tecnologia piuttosto costose. Di conseguenza, il prezzo di questi oli tende ad essere maggiore rispetto a quello di altri concentrati. Detto questo, otterrai sempre ciò per cui paghi.

COME DABBARE I CONCENTRATI DI CANNABIS

“Dopo tante definizioni, sono pronto a provare un dab!”.

Adoriamo il tuo entusiasmo, ma prima vogliamo assicurarci che tu abbia tutto il necessario e sappia esattamente cosa fare.

ATTREZZATURA

Per iniziare, esaminiamo rapidamente tutta l’attrezzatura necessaria:

1. Dab rig
2. Chiodo
3. Bacchetta per il dabbing/dabber
4. Accendino a torcia alimentato a butano
5. Tappo di carburazione
6. Concentrato di cannabis a tua scelta

INDICAZIONI

Ovviamente, per iniziare devi prendere un pezzetto di dab usando il dabber in acciaio. Una volta presa la porzione di dab desiderata, riscalda la parte inferiore o laterale del chiodo (a seconda del modello) finché non diventa incandescente.

Man mano che il rossore svanisce, avvicina il dab al centro del chiodo ed inizia ad aspirare mentre il dab inizia ad evaporare. Quando il concentrato è completamente sciolto, riponi il dabber e posiziona il tappo di carburazione sull’apertura del chiodo. Dopo aver inalato tutto il vapore, espira come sei solito fare.

COME DABBARE

QUALI SONO I VANTAGGI DEL DABBING?

Adesso che sai cos’è, è il momento di pensare a quali vantaggi offre il dabbing rispetto alla normale vaporizzazione e al fumo tradizionale.

È MENO AGGRESSIVO SUI POLMONI (SE FATTO BENE)

Prima di tutto, se aspirate i dab ad una temperatura più bassa (aspettando qualche secondo in più da quando il chiodo non è più incandescente), il vapore sarà molto meno irritante sui polmoni rispetto al fumo di una normale canna. Potrebbe anche risultare meno aggressivo rispetto alla convenzionale vaporizzazione, poiché molti vaporizzatori non sono dotati di impostazioni per personalizzare la temperatura. Tuttavia, se inali troppo presto un dab, puoi irritarti la gola tanto quanto una boccata di fumo di canna o blunt.

PIÙ EFFICIENTE DEL FUMO

Dal momento che ti stai godendo un concentrato con circa il 60–80% di THC, invece di una cima che al massimo può raggiungere il 30% di THC (o poco più), ti basteranno un paio di boccate per avvertire gli stessi effetti di una canna intera. Ciò significa anche che non dovrai inalare grandi quantità di vapore e, quindi, avrai meno possibilità di irritarti la gola.

I SAPORI SONO MIGLIORI

Poiché il dabbing avviene a temperature notevolmente inferiori rispetto al fumo, sarai anche in grado di rilevare più sfumature di sapore. Se fumassi le cime da cui è stato estratto il tuo dab, il calore brucerebbe la maggior parte dei terpeni. Questo calore brucia anche i cannabinoidi, il che significa che lo sballo sarà inferiore a quello indotto dabbando la versione concentrata.

PROCESSO DIVERTENTE

Certo, tutti questi vantaggi sono fantastici, ma riteniamo che una delle parti migliori del dabbing sia il processo in sé. Riscaldare il dab rig con un accendino a fiamma ossidrica? Posizionare il dab nel chiodo e coprire l’apertura? Ci sono poche cose che ti fanno sentire uno scienziato senza dover lavorare in un vero laboratorio.

IL DABBING È SICURO?

Termineremo la nostra discussione con la domanda più importante: il dabbing è sicuro?

Ebbene, se fatto bene, il processo è completamente sicuro. Molte persone lo fanno una o più volte al giorno senza incidenti, anche quando sono già sballate. Detto questo, maneggiare ed accendere un accendino a torcia alimentato a butano comporta sempre dei rischi che devono essere considerati in anticipo.

Evita di dabbare se sei già troppo fuso, poiché accendere un accendino a torcia o mirare un punto sbagliato può rivelarsi un errore costoso e dannoso. A sua volta, siccome può provocare ustioni, assicurati di non toccare il chiodo per almeno 10 minuti dall’ultimo dab.

A parte questo, è sicuro quanto il fumo normale. Presta attenzione ai tuoi movimenti durante il processo e goditi i tuoi dab!

Max Sargent
Max Sargent

Max si è ormai specializzato da diversi anni nella scrittura di articoli su cannabis e sostanze psichedeliche. Con la forte convinzione che un atteggiamento aperto ed onesto nei confronti delle droghe e della politica antidroga possa migliorare la vita di molti, cerca di offrire opinioni approfondite e razionali sull'argomento.