VIP della cannabis: Tommy Chong


VIP della cannabis: Tommy Chong
Miguel Antonio Ordoñez

Uno dei più famosi VIP della marijuana è Tommy Chong. Cliccate qui per uno sguardo da vicino a Tommy: vita, carriera, e profonda connessione con la cannabis

Tommy Chong è uno dei membri più iconici della comunità cannabica, come artista e come attivista. Dal suo ruolo nel famigerato film del 1978 “Up In Smoke”, alla sua nuova linea di prodotti cannabici, Chong ha sempre giocato a carte scoperte nell'ambito della comunità e dell'industria cannabica, ed ha ispirato migliaia di consumatori di cannabis in tutto il mondo.

INFANZIA E GIOVINEZZA

Tommy Chong è nato ad Edmonton, Canada, nel 1938, da padre cinese e madre scozzese-irlandese. La famiglia si trasferì a Calgary quando lui era ancora un bambino, ed andò a vivere in una zona che Chong spesso descrive come “Dogpatch” (*località immaginaria e proverbiale, tratta da un vecchio fumetto; considerata dai suoi abitanti come un posto miserabile. NdT), perché si trovava “al di fuori della zona controllata dagli ispettori edilizi”. Nonostante Tommy fosse un ragazzino intelligente, lasciò la scuola quando aveva 16 anni.

MUSICA

Sebbene Tommy Chong sia probabilmente più conosciuto per il suo lavoro con Cheech Marin nel duo comico Cheech & Chong (ci torneremo su fra un attimo), la sua carriera cominciò da principio con la musica.

Iniziò a suonare la chitarra all'età di 11 anni, ed a 16 stava già suonando in diversi gruppi. Quando aveva 18 anni, formò il gruppo “The Shades”, spesso citato come la prima band canadese di R&B. Il gruppo cambiò poi nome in “Little Daddy and The Bachelors”, e godette di una certa fama in tutto il Canada per circa 7 anni.

Nel 1963, Chong ed uno dei suoi compagni di gruppo aprirono un nightclub in un vecchio cinema di Vancouver, che più tardi avrebbe portato lo spettacolo di Ike e Tina Turner per la prima volta in città.

Nei tardi anni '60, Chong formò un gruppo di Soul/Motown, chiamato “Bobby Taylor and the Vancouvers”; al cantante e leader della band, Bobby Taylor, è spesso attribuita la scoperta dei “Jackson 5” mentre era in tournée con la sua band.

Nel 1968, “Bobby Taylor and the Vancouvers” ottennero il successo con un brano intitolato “Does Your Mama Know About Me”, che arrivò al 29esimo posto della classifica pop USA e numero 5 di quella R&B; Chong è l'autore della canzone.

La band si sciolse poco tempo dopo, a causa di problemi fra alcuni dei membri ed uno dei produttori. Chong cercò di proporre cambi nella composizione del gruppo e nel contratto, senza risultato. Poco dopo, Chong incontrò Richard “Cheech” Marin, e fu l'inizio della sua lunga e fruttuosa carriera come componente di Cheech & Chong.

CHEECH & CHONG

Cheech & Chong è certamente uno dei più grandi successi di Tommy Chong. Il duo comico ottenne amplissima fama per tutti gli anni '70 e '80, per la sua grande varietà di spettacoli dal vivo, album comici, e film.

Tommy Chong e Richard “Cheech” Marin si incontrarono nel 1969 a Vancouver, British Columbia.

Chong stava vivendo lì a quell'epoca, mentre Marin vi si era trasferito dalla California del sud per scampare all'arruolamento per la guerra in Vietnam.

Presto cominciarono ad esibirsi in spettacoli dal vivo ed a registrare la loro musica, il tutto incentrato sulla satira delle droghe e la controcultura hippy. Fra i loro spettacoli comici, e canzoni, più noti, "Earache My Eye”, "Basketball Jones", e "Santa Claus and His Old Lady”.

Hanno registrato un totale di 7 album d'oro di commedie, compreso il vincitore del Grammy nel 1974, “Los Cochinos”. Sono stati anche protagonisti di 7 film, di molti dei quali Chong è coautore e/o regista. Il loro più grande successo si può considerare il film del 1978 “Up In Smoke”, tuttora considerato un classico del genere “stoner movie” (“film di sballoni”), che ha incassato finora più di 100 milioni di dollari.

Nel 1984, il duo tentò di staccarsi dalla “commedia sballona” con “The Corsican Brothers” (“I fratelli corsi”), parodia di vari film che riadattavano il romanzo di Alexandre Dumas. Purtroppo il film non fu accolto bene dalla critica.

Nel 1985, Cheech & Chong pubblicarono un album intitolato “Get Out Of My Room”, in cui compare il singolo di successo “Born In East LA”. Immediatamente dopo averlo pubblicato si separarono, e Marin cominciò a lavorare alla sua carriera da solista.

Vi fu grande mistero riguardo alla separazione fra Cheech e Chong. Comunque, nel suo nuovo libro dal titolo “Cheech Is Not My Real Name… But Don’t Call Me Chong” (“Cheech non è il mio vero nome... Ma non chiamatemi Chong”), Cheech Marin fa un po' di luce su quanto realmente accaduto fra i due.

Mentre, contrariamente alla credenza comune, Marin riconosce che la relazione con Chong è sempre stata di “amore-odio”, afferma che le cose hanno cominciato a farsi davvero difficili dopo l'uscita di Up In Smoke.

Dice che Tommy aveva cominciato a sviluppare un grosso ego e manifestare megalomania. “Ad un certo punto, Chong decise che sarebbe stato il regista “star”, e che tutto era un'idea sua. Si arrivò al punto che dovevo dirgli che una certa cosa era una sua idea, o sennò non la si sarebbe fatta”, scrive Marin.

Ad un certo momento, Chong decise che non voleva più scrivere insieme a Cheech, e scelse di scrivere con il fidanzato della cognata. Cheech cominciò pian piano a stufarsi della solita vecchia routine da “commedia sballona”, incentrata solamente su sesso e droghe.

Dal 1985, i numeri del botteghino in costante calo resero evidente che anche il pubblico aveva voltato pagina. Marin approfittò del momento per mollare il progetto, e dopo aver compianto la fine di Cheech & Chong cominciò a lavorare sulla sua propria carriera d'attore.

Dopo la separazione, Tommy Chong fece la sua comparsa in numerosi spettacoli e programmi, fra cui “That ‘70s Show”. Nel 2004, un documentario sulla sua vita, intitolato “ A/k/a Tommy Chong”, fu premiato al Toronto International Film Festival. Nel 2006 ha anche pubblicato una biografia, dal titolo “I Chong: Meditations From the Joint” (“Io Chong [ma lo si può anche leggere come parodia di “I Ching”, NdT]: Meditazioni dalla prigione”), che parla ampiamente del suo periodo in prigione, a seguito di vicende legali di cui torneremo ad occuparci nel seguito dell'articolo.

I due si riunirono al principio degli anni '90, e cominciarono ad apparire insieme in diversi film e serie TV. Nel 2004, corsero voci di un film-riunione dal titolo “Grumpy Old Stoners” (“Vecchi Sballoni Brontoloni”), ma il progetto fu cancellato nel 2005. Nel 2008, i due si sono riuniti con successo per il tour della commedia “Light Up America”, e da allora sono apparsi insieme in numerose esibizioni.

TOMMY CHONG E SHELBY

Dal 1996 la principale partner e complice di Tommy Chong è sua moglie Shelby Chong, che ha recitato in vari film di Cheech & Chong, ed ha i suoi propri spettacoli comici. Ha accompagnato Chong nel corso di gran parte delle sue esibizioni fra gli anni '90 e 2000, ed è anche apparsa con uno spettacolo di supporto agli show di Cheech & Chong che hanno seguito la riunificazione del duo.

IL CANCRO DI CHONG, E L'ERBA

Sorprendentemente, Chong cominciò a consumare marijuana quando aveva già 17 anni, e viveva a Vancouver come musicista. Uno dei suoi amici, un musicista jazz di nome Raymond, tornò da Los Angeles e passò a Tommy una canna, ed un disco di Lenny Bruce.

“Questo mi cambiò la vita. Non so, forse fu istinto o non so che, ma ho fatto una piccola boccata ed espirato. L'effetto di quel cannone mi è durato un mese”, ha raccontato Chong in un'intervista per High Times.

Il suo primo incontro con l'erba era l'inizio di una lunga storia d'amore, che lo ha portato a diventare la star della più famosa “marca” di “commedia sballona” di tutti i tempi. Non è perciò una sorpresa che alla sua età attuale rimanga un goloso consumatore ed attivista cannabico.

Chong è un aspro critico del governo e delle sue antiquate politiche di proibizione della marijuana. Quando Washington DC legalizzò l'uso ricreativo di cannabis, ma non la vendita o la coltivazione, Tommy reagì chiamandolo un “gioco di soldi”, concepito per rendere servizio al governo e mantenere il pubblico distratto.

Per quanto Chong dia decisamente l'impressione di essere un fumatore “peso massimo”, ha ammesso apertamente di essere un “peso leggero”. Ha detto che, contrariamente all'opinione diffusa, non fuma tutti i giorni. Crede fermamente nella marijuana medicinale, e regolarmente passa dell'erba ai suoi amici.

“Adesso ho tanta di quell'erba in casa, che potrei aprire un dispensario. In effetti, sono un dispensario per molti dei miei amici – anche dal punto di vista medicinale, poiché ho una grande fiducia nei benefici terapeutici della marijuana”, ha detto in un'intervista.

Tommy ha avuto l'occasione di fumare con un sacco di celebrità, fra cui il leggendario chitarrista Wes Montgomery. Ha fumato anche con Jimi Hendrix, sebbene abbia raccontato che Hendrix non aveva fumato, ed aveva passato gran parte della notte appisolato in bagno, fatto di eroina. Chong si è sballato anche con George Harrison, ed in presenza di altri musicisti famosi, fra cui John Lennon, Ringo Starr, Rod Stewart, ed innumerevoli altri.

Ha incontrato anche Sly Stone, del leggendario gruppo funk Sly and The Family Stone, che insieme ad Hendrix lo convinse a stare lontano da sostanze più pesanti.

“Sly aveva una band, e ci siamo incrociati a San Francisco, ma ho visto cosa gli aveva fatto la cocaina, così sono stato alla larga da quella e dall'eroina. Ma mi son fatto prendere completamente dalla marijuana, ed oggi eccomi qui, a 76 anni, andando alla grande in “Dancing With the Stars”. E tutto grazie agli esercizi con i pesi e al consumo di erba”, ha detto in un'intervista del 2015 con Rolling Stone.

Chong è membro del comitato consultivo di NORML (National Organization for the Reform of Marijuana Laws, “Organizzazione Nazionale per la Riforma delle Leggi sulla Marijuana”). I membri di questo comitato non soltanto aiutano a legittimare la missione di NORML ed a dare sostegno e forza ai consumatori di cannabis responsabili, ma appaiono anche in nuove campagne promozionali, sollecitano appoggio per particolari misure legislative, e molto altro ancora.

In un'intervista con ATTN, Chong ha riassunto le sue idee sulla cannabis in un modo molto semplice:

“Qualunque uso della marijuana è medicinale... Una delle cose più straordinarie della cannabis, per me, è che ti fa star seduto a fare niente... E c'è molta gente su questo pianeta, che se soltanto si sedesse senza far niente per un po', questo sarebbe un posto migliore per viverci”.

Nel 2012, Chong ha annunciato che gli era stato diagnosticato un cancro alla prostata, e che l'aveva efficacemente combattuto usando olio di canapa. Tuttavia nel 2015 Chong ha dichiarato di aver contratto un cancro colorettale, e di star “consumando cannabis come un pazzo” per riuscire a sopportare il trattamento.

Tommy Chong assiste regolarmente a festival cannabici e manifestazioni di protesta, come la Cannabis Cup, lo Hash Bash, e molti altri. Nel 2016, Chong ha anche lanciato la sua propria marca di prodotti cannabici, fra cui oli, fiori, vaporizzatori, ed altro.

PROBLEMI LEGALI

Nel 2003, Chong fu implicato in due indagini in America, che miravano a rintracciare traffici di droga attraverso il business degli articoli per fumatori. Chong venne accusato di aver preso parte a finanziare e promuovere Chong Glass/Nice Dreams, un'impresa fondata da suo figlio. Fu condannato a 9 mesi in un carcere federale e circa 120.000 dollari di multa.

La sentenza a Chong suscitò polemiche, principalmente perché altri alla prima condanna non si son visti infliggere pene di prigione, e ciò ha portato molti a pensare che Chong sia stato trattato in maniera iniqua.

Nel 2008, Chong sostiene che nel corso di un raid ai laboratori Spectrum, degli agenti federali hanno sequestrato copie del film non ancora pubblicato “A/k/a Tommy Chong”; l'avvocato degli agenti affermò che questo non era vero, e che il governo non era tenuto a fornire ulteriori informazioni sul caso, dato che faceva parte di un'indagine in corso.

Tommy Chong afferma che il tempo passato in prigione non ha fatto altro che renderlo un uomo migliore, e pare che lo abbia soltanto spinto ad impegnarsi ancora di più per la legalizzazione della marijuana. Forza Tommy!

 

 

Miguel Antonio Ordoñez
Miguel Antonio Ordoñez

Miguel Ordoñez è uno scrittore professionista di lunga data. Dopo la sua laurea in teorie e tecniche della comunicazione di massa, Miguel ha accumulato oltre 13 anni di esperienza. Ha trattato una vasta gamma di argomenti, con la passione per gli sport da combattimento, la salute mentale e, naturalmente, la cannabis.