Presidenti USA Che Apprezzavano La Cannabis


Presidenti USA Che Apprezzavano La Cannabis
Steven Voser

Mentre la legalizzazione della cannabis si è diffusa a macchia d'olio nell'ultimo paio d'anni, vediamo i rapporti dei presidenti USA con questa pianta

Gli USA stanno cavalcando una nuova ondata di legalizzazione della cannabis in questi ultimi anni, e sembra che non vi debba essere fine. Che sia per scopi medicinali o ricreativi, uno Stato dopo l'altro sta concedendo un lasciapassare a questo dono di Dio. Vivendo in tempi come questi, ci è sembrato interessante andare a cercare quali relazioni i precedenti presidenti USA abbiano avuto con la cannabis, specialmente dopo che i più recenti comandanti in capo hanno pubblicamente ammesso di aver fatto uso di cannabis ad un certo momento della loro vita.

GEORGE WASHINGTON

Primo presidente degli Stati Uniti d'America, e padre fondatore della nazione, George Washington è probabilmente la figura politica più popolare nella storia americana. Suo padre era un coltivatore di tabacco, e George ereditò da lui l'amore per l'agricoltura e la conoscenza che la accompagna. Prima che diventasse presidente, la canapa aveva cominciato ad essere usata come coltura commerciale, ed aveva gradualmente sostituito le piantagioni di tabacco.

George Washington riconobbe il valore agricolo della canapa, e presto cominciò a coltivarla con buon esito. Ma George Washington usava la cannabis per scopi ricreativi? O detto in termini da sballoni, il primo presidente degli Stati Uniti si stonava?

Questione controversa, dato che esistono delle note sul diario e delle lettere che potrebbero far luce sull'uso della cannabis da parte del primo presidente. Una delle citazioni più famose – da una nota sul diario del 7 agosto 1765 – dice: “Cominciato a separare la canapa maschio dalla femmina...”, ed è un'indicazione del fatto che usava piante di cannabis femmina per una maggiore potenza. Sembra che il padre fondatore preferisse fumare foglie di canapa piuttosto che bere alcool.

THOMAS JEFFERSON

Terzo presidente degli Stati Uniti d'America, uno dei padri fondatori e principale autore della Dichiarazione d'Indipendenza, Thomas Jefferson era stato coltivatore di canapa proprio come George Washington. E non solo era coltivatore di canapa, ma addirittura rivoluzionò la lavorazione della canapa progettando una trebbiatrice molto più efficace nello spezzare gli steli della pianta.

Da osservare che il primo paio di bozze della Dichiarazione venne scritto su carta di canapa, ma quella era una pratica corrente a quei tempi. Riguardo alla questione, esiste una grande probabilità che Thomas Jefferson abbia fumato cannabis, dato che era noto il suo disgusto per alcool e tabacco. E per di più, Thomas Jefferson e Ben Franklin furono ambasciatori in Francia durante la prima impennata dell'hashish.

FACCE NUOVE NEL QUARTIERE

In tempi moderni, molte figure pubbliche hanno ammesso di aver consumato cannabis, specialmente nei loro anni di gioventù e formazione. Molte di queste figure provenivano da ambienti politici, e molti di loro erano presidenti USA. Forse il più eminente tra questi è John Fitzgerald Kennedy. Il 35esimo presidente degli Stati Uniti pare usasse la cannabis per trattare dei forti dolori alla schiena. Secondo prove aneddotiche, JFK fumò tre canne con Mary Meyer nel luglio 1962. Da principio non sentì nulla, ma poi chiuse gli occhi, rifiutò la quarta canna e disse: “Immagina se i Russi facessero qualcosa in questo momento”.

Bill Clinton è stato registrato mentre ammetteva di aver sperimentato la marijuana quando si trovava a passare del tempo in Inghilterra. “Quando ero in Inghilterra, ho provato la marijuana una volta o due, e non mi è piaciuta. Non ho aspirato, e non l'ho più rifatto”. Questa era la sua risposta alla questione dell'erba. Bisogna anche menzionare il fatto che Christopher Hitchens aveva notato che il Presidente Clinton aveva una preferenza per gli spacecake rispetto al fumare cannabis.

Barack Obama è un altro presidente che ha pubblicamente riconosciuto il suo passato di esperienze con l'uso di droghe. Ha ammesso di aver fatto uso di cocaina e cannabis quando viveva alle Hawaii. La sua dichiarazione più famosa riguardo alla cannabis fu durante la campagna presidenziale del 2008, quando disse: “Da ragazzo, ho inalato, di frequente. Questo era lo scopo”.

MENZIONI ONOREVOLI

Un certo numero di presidenti che erano stati militari in passato, hanno riferito di aver fumato canapa con le loro truppe. Fra questi, Andrew Jackson, Zachary Taylor e Franklin Pierce. Jimmy Carter fu uno dei presidenti più progressisti ed attivi riguardo alla legislazione sulla cannabis. Se abbia fatto uso di cannabis o meno, non sappiamo, ma propose una legge federale per cancellare tutte le pene criminali per possesso di cannabis a livello federale, per quantità fino a un'oncia (circa 28 grammi).

Ed ultimo della lista, ma non da meno, George W. Bush. Sempre stato onesto riguardo al suo passato con alcool e cocaina, ha però sempre eluso la questione dell'erba. Più tardi nella sua biografia ha spiegato che non voleva che i bambini imitassero le sue azioni e la provassero.

Esiste una serie di prove aneddotiche e storie riguardanti l'uso presidenziale della cannabis. Se si tiene conto del fatto che la cannabis è in circolazione da secoli, e che la coltura della canapa era un grosso affare all'epoca della nascita degli Stati Uniti, se ne può concludere che queste storie non sono così inverosimili come potrebbe sembrare.

Aggiungete a questo le confessioni dei presidenti USA più recenti e potrete inferirne, con una certa sicurezza, che una connessione esiste. Immaginate per un momento, se foste uno dei leader del mondo moderno, non vi concedereste un po' di una delle più preziose creature di Madre Natura?

Steven Voser
Steven Voser

Steven è un veterano del giornalismo sulla cannabis che ha approfondito ogni aspetto in questo campo. I suoi interessi risiedono in particolare nella cultura e nell’emergente scienza della cannabis, oltre che nel modo in cui si sta evolvendo il panorama della sua legalizzazione in tutto il mondo.