Come Individuare e Gestire i Tripidi sulle Piante di Marijuana


Come Individuare e Gestire i Tripidi sulle Piante di Marijuana
Luke Sholl

Coltivare cannabis può essere stressante, anche senza la presenza di fastidiosi parassiti. Per fortuna, trattare piccoli insetti come i tripidi è semplice. Che siate principianti o veterani della coltivazione, un'infestazione di tripidi può essere snervante. Vi indichiamo quindi alcune misure preventive per arrestare l'attacco.

I tripidi sono piccoli insetti che forano la superficie della pianta e ne succhiano la linfa. A seconda della fase di crescita in cui si trovano, i tripidi possono essere individuati facilmente anche ad occhio nudo. Gli esemplari adulti misurano circa 1-2mm di lunghezza. Possono sembrare minuscoli e insignificanti ma, se non si interviene tempestivamente, possono creare seri problemi alle piante, soprattutto a quelle più giovani.

La specie più comune che tende ad attaccare la cannabis è la “Frankliniella Occidentalis”, o tripide occidentale delle serre. Può essere confortante sapere che, se l'insetto viene rimosso tempestivamente, i danni non sono permanenti. Tuttavia, i tripidi possono attaccare diverse piante, non solo la cannabis. Per rendere le cose ancora più complicate, i tripidi possono volare, quindi riescono a spostarsi da una pianta all'altra con facilità. Ad esempio, da un esemplare di cannabis ad un altro, o da un frutto o vegetale alla pianta di marijuana.

Se avete deciso di coltivare cannabis indoor, è essenziale sapere come individuare immediatamente un'eventuale infestazione. Infatti, i tripidi prediligono gli ambienti indoor e le serre.

CHE ASPETTO HA UN'INFESTAZIONE DI TRIPIDI

Che aspetto ha un'infestazione di tripidi

I primi sintomi di infestazione di tripidi sono delle piccole striature color argento sulle foglie di cannabis. Assomigliano alle tracce lasciate da una lumaca, ma questi segni sono accompagnati da un ingiallimento dei bordi della foglia. I tripidi danneggiano lo strato esterno della pianta, grattando la superficie ed estraendo la linfa. Se non si interviene in tempo, le foglie iniziano a deformarsi e a morire.

Se i tripidi hanno raggiunto l'età adulta, potreste individuarli mentre si arrampicano sulla pianta stessa. È importante osservare con attenzione, poiché questi insetti sono molto abili a mimetizzarsi. Se sono cresciuti al punto da diventare visibili ad occhio nudo, è molto probabile che possano causare danni gravi alle piante. Dovete intervenire al più presto. Anche se i segni sulle foglie sembrano piccoli, essi crescono insieme alla foglia, e possono formare smagliature molto più estese.

COME ELIMINARE I TRIPIDI

COME ELIMINARE I TRIPIDI

Passiamo al contrattacco. Il punto di forza contro i tripidi è un'azione rapida e immediata, che solitamente riesce a debellare l'infestazione. Applicando un pesticida biologico ogni 2-3 giorni, o fino a quando i segni del passaggio dei tripidi non sono più visibili, dovreste riuscire ad eliminare l'invasione. Se vi trovate di fronte ad un attacco di dimensioni bibliche, potete usare insetticidi chimici. Questi prodotti però sono dannosi per l'ambiente, e compromettono anche la qualità delle cime di cannabis. Gli insetticidi chimici vanno considerati come ultima risorsa, e dovrebbero essere maneggiati con estrema cautela, in modo da non contaminare i fiori.

Le piretrine naturali estratte dal fiore Chrysantemum sono letali al contatto per i tripidi. Di solito sono disponibili in emulsioni con olio di colza o altri ingredienti. Queste sostanze uccidono gli insetti nel giro di pochi minuti e, se usate correttamente, lasciano pochissimi residui.

L'olio di neem o il sapone potassico sono altre ottime soluzioni. Tuttavia, è bene evitare di spruzzare questi prodotti direttamente sulle cime appese alle piante. Applicateli invece su tutto il resto della pianta, e continuate a spruzzare i pesticidi ecologici finché non siete certi che l'infestazione è stata debellata. Interrompete la procedura durante le prime fasi della fioritura. Se necessario, spruzzate soltanto sulle foglie, evitando le cime.

Un'altra alternativa contro i tripidi sono le strisce di carta moschicida blu. Sono più efficaci rispetto a quelle gialle usate per gli sciaridi e altri insetti volanti. Potete applicare queste trappole in due modi: appendendole sopra la chioma delle piante (a circa 30cm), o orizzontalmente, sopra il terreno, per catturare gli esemplari più giovani.

LA SCELTA MIGLIORE È LA PREVENZIONE

Ritornando al nostro scenario idilliaco iniziale, i coltivatori possono adottare varie soluzioni per prevenire l'attacco dei tripidi. Come nel caso di malattie dannose, virus e parassiti, applicare delle misure preventive già nelle prime fasi di sviluppo della piantagione renderà l'intero processo molto più semplice.

Indipendentemente dalle possibili infestazioni di tripidi, è buona norma disinfettare regolarmente tutta l'area di coltivazione. Ovviamente, bisogna sterilizzare anche tutte le attrezzature usate per potare o trapiantare. Inoltre, ricordate di sostituire il substrato ad ogni nuova piantagione, per ridurre il rischio di eventuali larve.

È utile anche tenere sempre in ordine l'ambiente di coltivazione e rimuovere tempestivamente ogni erbaccia. In linea di massima, curando la piantagione con amore ed attenzione ogni giorno, riuscirete a tenere alla larga ogni potenziale problema.

Per finire, le trappole adesive per insetti possono fornire un'indicazione immediata sull'eventuale presenza di tripidi. Inoltre, i coltivatori più appassionati possono piazzare delle reti anti-tripidi sui fori di ventilazione - uno strumento particolarmente utile se coltivate in serra.

PICCOLI CONSIGLI RAPIDI

  • È meglio prevenire che curare.
  • Evitate di somministrare azoto in eccesso alle piante. Questi insetti adorano le piante ricche di azoto e si moltiplicano più rapidamente su di esse, rispetto alle piante con una alimentazione più bilanciata.
  • Evitate di irrigare eccessivamente. I tripidi si riproducono parzialmente sul terreno. È risaputo che un elevato contenuto di acqua favorisce la riproduzione di insetti.
  • Controllate le piante regolarmente e con attenzione.

Luke Sholl
Luke Sholl

Affascinato dal potenziale della natura per il nostro benessere, Luke ha trascorso più di un decennio scrivendo articoli sulla cannabis e sulla sua vasta selezione di cannabinoidi. Quando crea, ricerca e scrive contenuti per Cannaconnection e per altre pubblicazioni del settore, Luke usa le sue forti competenze nelle tecniche SEO e la sua diligenza nella ricerca per offrire a migliaia di lettori dei contenuti fondati su fatti reali.