Qual è il miglior ciclo di luce per le piante di cannabis autofiorenti?


Qual è il miglior ciclo di luce per le piante di cannabis autofiorenti?
Max Sargent

Le varietà di cannabis autofiorenti offrono molta flessibilità in termini di programma di illuminazione. Non sono esigenti come le loro cugine fotoperiodiche, quindi possiamo permetterci di sperimentare un po’ tentando di massimizzare produzione e qualità. Ma quale ciclo di luce è il migliore per la cannabis autofiorente? Scoprilo qui.

La coltivazione della cannabis richiede un approccio sofisticato. Almeno, così è stato fino a quando i semi di cannabis autofiorenti sono diventati così buoni da diventare una validissima alternativa alle loro controparti fotoperiodiche. Questo tipo di cannabis non dipende da un ciclo di luce per svilupparsi attraverso il suo ciclo di vita, offrendo così ai coltivatori di cannabis un enorme vantaggio in termini di flessibilità.

Ma quali programmi di illuminazione dovresti usare per coltivare piante di cannabis autofiorenti? Scopri tutto qui sotto.

In che modo la luce influisce sulle piante di cannabis autofiorenti?

Qual è il miglior ciclo di luce per le piante di cannabis autofiorenti?

A differenza delle piante di cannabis fotoperiodiche, gli esemplari autofiorenti non richiedono un cambiamento nel ciclo di luce, detto anche fotoperiodo, per innescare le diverse fasi della loro vita. Ad esempio, una pianta di cannabis fotoperiodica rimarrà in fase vegetativa (fase in cui si concentrerà sulla crescita verso l’alto e verso l’esterno, senza produrre fiori) se riceverà 18 ore di luce e 6 ore di oscurità al giorno. Questo è noto come programma 18/6. Per indurre la pianta a produrre fiori, i coltivatori passano ad un ciclo di luce 12/12 in modo da simulare la naturale riduzione delle ore di luce alla fine dell’estate, quando le piante di cannabis producono fiori nel tentativo di riprodursi prima dell’inverno.

Al contrario, la cannabis autofiorente non ha bisogno di questi segnali. Perché no? Perché le autofiorenti contengono la genetica ruderalis. La ruderalis è una sottospecie di cannabis endemica della Siberia e dell’Asia centrale. Dati gli inverni lunghi, freddi e bui che precedono le lunghe giornate estive, la ruderalis ha sviluppato un “orologio interno” che determina i passaggi alle diverse fasi del suo ciclo di vita.

La cannabis ruderalis inizia a fiorire dopo un periodo di tempo determinato geneticamente, in modo indipendente dal ciclo di luce. Tra le moderne varietà autofiorenti, questo periodo è di solito attorno alle 3–4 settimane. Naturalmente, queste varietà di cannabis tendono ad essere basse (50–60cm) e voluminose, con pochi rami, foglie a 3 dita e basse rese di cime ariose. Tuttavia, con attente tecniche di incrocio, reincrocio e stabilizzazione, è possibile incrociare piante fotoperiodiche con autofiorenti per conservare il meglio di ogni varietà.

Quindi, dato che la luce non innesca la fioritura nelle autofiorenti, come dovresti impostare le luci quando coltivi cannabis autofiorente indoor?

Cicli di luce per la cannabis autofiorente: Indoor

Qual è il miglior ciclo di luce per le piante di cannabis autofiorenti?

I coltivatori di ceppi fotoperiodici tendono ad utilizzare specifici cicli di luce durante i singoli periodi dello sviluppo. Ad esempio, 18/6 durante la fase vegetativa e 12/12 durante la fioritura. Con le varietà autofiorenti, abbiamo invece molto più spazio per la sperimentazione. Poiché non esiste un ciclo obbligatorio da seguire, i coltivatori hanno opinioni diverse su quanta luce richiedano le autofiorenti in ogni fase della loro vita.

Ciclo di luce 12/12

Un ciclo di luce 12/12 è lo standard per le piante di cannabis fotoperiodiche in fioritura, quindi molti coltivatori preferiscono attenersi a questo programma anche quando coltivano autofiorenti.

Detto questo, la cannabis usa la luce per la fotosintesi, che produce l’energia necessaria per la crescita. Più luce riceve, più energia ottiene e maggiore è il potenziale per svilupparsi e produrre fiori in abbondanza. Molti ritengono che limitare il ciclo di luce a 12/12 per le autofiorenti in fioritura sia un’opportunità sprecata, poiché si potrebbe potenzialmente raddoppiare la quantità di luce che ricevono rispetto a questo ciclo.

Anche scegliendo un ciclo 12/12 durante la fase di fioritura, un ciclo 18/6 sarà probabilmente migliore durante la fase vegetativa. Sebbene tu possa tecnicamente far crescere le autofiorenti a 12/12, i risultati finali potrebbero essere inferiori a quelli ottenuti con un ciclo 18/6.

Vantaggi:

  • Ciclo ben collaudato per la fase di fioritura
  • Imita le ore di luce naturali durante la tarda estate e l’autunno
  • Minori consumi di elettricità
  • Mantiene più freschi gli spazi di coltivazione
  • Consente di coltivare autofiorenti in fioritura insieme a ceppi fotoperiodici

Svantaggi:

  • Opportunità sprecata di coltivare piante più grandi
  • Rendimenti inferiori

Ciclo di luce 18/6

Un programma 18/6 è probabilmente il più usato per le piante autofiorenti, sia durante la fase vegetativa che durante la fioritura. Le varietà fotoperiodiche rispondono favorevolmente a questo ciclo di luce durante la fase vegetativa e lo stesso vale per le autofiorenti.

Anche se non imita esattamente il ciclo naturale, questo programma offre ottimi risultati e permette di ottenere piante che producono abbondanti raccolti di fiori ben sviluppati. A quanto si può vedere, non si verificano effetti negativi associati a questo ciclo di luce durante la fase vegetativa o di fioritura. Di conseguenza, le autofiorenti possono essere esposte ad un ciclo 18/6 dalla germinazione fino al raccolto, rendendo il lavoro ancora più semplice.

Vantaggi:

  • Molta luce, che significa molta energia per la pianta
  • Grandi rendimenti
  • Costo per l’illuminazione moderato
  • Rende possibile coltivare autofiorenti e fotoperiodiche nello stesso spazio di coltivazione

Svantaggi:

  • Lo spazio di coltivazione potrebbe scaldarsi, quindi potenzialmente non adatto a regioni con climi caldi

Ciclo di luce 20/4

Con questo programma di illuminazione, stiamo davvero iniziando ad imitare le estati settentrionali, quando il sole quasi non tramonta.

Sottoporre le piante di cannabis autofiorenti ad un ciclo 20/4 sin dall’inizio è possibile e sembra produrre buoni risultati. Tuttavia, è piuttosto difficile valutare quale sia il ciclo più efficiente tra il 18/6 ed il 20/4. Il ciclo 20/4 è probabilmente usato con meno frequenza, ma questo potrebbe essere dovuto al fatto che non si tratta di un programma utilizzato per le piante fotoperiodiche e risulta anche più costoso, mentre il 18/6 è un ciclo conosciuto da quasi tutti i coltivatori di erba.

Vantaggi:

  • Grandi rendimenti
  • Crescita vigorosa

Svantaggi:

  • Non è chiaro se sia migliore del ciclo 18/6
  • Maggiore consumo di energia e conseguente aumento dei costi
  • Maggiore calore generato

Ciclo di luce 24 ore

Può forse sorprendere, ma le autofiorenti possono prosperare senza un attimo di sonno per tutta la loro vita. Alcuni coltivatori giurano di tenere le luci accese per tutta la vita delle piante di cannabis. Ma funziona?

Sebbene sembri evidente che le piante possano gestirlo, non è chiaro se questa tecnica abbia qualche vantaggio. Molti coltivatori di cannabis sottolineano che anche le autofiorenti possono beneficiare del riposo. I fautori del 24/0 affermano invece che le loro piante stanno benissimo senza.

Finora, non si sa se qualcuno abbia la ragione dalla sua parte in questo dibattito.

Vantaggi :

  • Alcuni sostengono che questo ciclo produca enormi quantità di fiori
  • Massimizza la quantità di luce che la pianta riceve

Svantaggi:

  • Utilizza una grande quantità di energia, forse inutilmente
  • Le autofiorenti possono beneficiare di un periodo di buio ogni giorno
  • Può generare molto calore, a seconda del sistema di illuminazione

Le autofiorenti hanno bisogno dell’oscurità?

Come avrai capito, la risposta è: nessuno lo sa!

In generale, le piante sembrano godere di un periodo quotidiano di oscurità, anche breve. Le piante di cannabis fotoperiodiche richiedono assolutamente l’oscurità, e la giusta oscurità, per svilupparsi in modo efficiente attraverso il loro ciclo di vita. Anche una piccola quantità di luce al momento sbagliato può rovinare il corretto sviluppo delle piante fotoperiodiche.

Con le autofiorenti non è così. Sicuramente possono crescere con quasi tutti i programmi di illuminazione, purché ricevano abbastanza luce per sopravvivere. Non è invece del tutto chiaro se traggano beneficio da un po’ di oscurità.

Quale ciclo di luce è il migliore per le autofiorenti?

Ciclo di luce 24 ore

In sintesi, qual è il miglior ciclo di luce per le autofiorenti? Anche questa volta, la risposta è: nessuno lo sa!

Detto questo, possiamo però speculare un po’. Nel complesso, la maggior parte dei coltivatori sembra concordare sul fatto che un ciclo di luce 18/6 sia un buon equilibrio tra efficacia e consumo di energia. Sfrutta la capacità della cannabis autofiorente di ricevere più di 12 ore di luce al giorno durante la fase di fioritura, senza aumentare consumi di energia e relativi costi come invece accade in un ciclo 20/4 o 24/0.

Non è chiaro se questi cicli di luce più lunghi siano più vantaggiosi ed una buona parte dei coltivatori di erba sceglie di risparmiare denaro ed energia. Se però hai voglia di provare un ciclo più lungo, stai certo che non dovrebbe danneggiare le tue auto, anzi, potrebbe aiutarle.

Qual è lo spettro luminoso migliore per la cannabis autofiorente?

Ciclo di luce 24 ore

La programmazione del ciclo di luce non è l’unica cosa che conta quando si coltiva cannabis. Anche lo spettro luminoso gioca un ruolo importante. L’occhio umano può rilevare solo una minuscola frazione dell’intero spettro luminoso, ma possiamo percepire altre parti sotto forma di calore (luce infrarossa) e subirne gli effetti sotto forma di bruciature sulla pelle (luce ultravioletta).

Le piante utilizzano uno spettro di luce più ampio di quello che l’occhio umano può rilevare, sfruttando una luce blu più fredda ad un’estremità dello spettro ed una luce rossa più calda all’altra estremità. Ma non è del tutto sufficiente mettere le tue autofiorenti sotto una lampada potente che copra l’intero spettro luminoso.

Fase vegetativa e fioritura

Le piante utilizzano la durata della luce del giorno come segnale per innescare il passaggio alla fase di fioritura, ma anche lo spettro di luce disponibile fornisce dei segnali.

In primavera, il modo in cui il sole splende attraverso l’atmosfera terrestre si traduce in un’abbondanza di luce blu e minor quantità di luce rossa. In estate, c’è molta luce bianca brillante e lo spettro è più ampio. Quando arriva l’autunno e le giornate si stanno accorciando, domina la luce rossa mentre la blu si riduce.

La pianta di cannabis si è adattata per rispondere a questo ciclo ed il suo sviluppo segue questi cambiamenti. La luce blu favorisce una vigorosa crescita delle radici e dei rami, mentre una forte luce bianca è la migliore per la fase vegetativa e la crescita generale. Infine, la luce rossa favorisce un’abbondante produzione di fiori e tricomi.

Sebbene una luce bianca generica sia sufficiente per tutte le fasi della crescita di una pianta autofiorente, soddisfare le sue esigenze specifiche in determinate fasi del ciclo di vita ottimizzerà la crescita ed il suo potenziale rendimento.

Ciclo di luce della cannabis autofiorente: Outdoor

Fase vegetativa e fioritura

Coltivare autofiorenti outdoor può essere molto gratificante. Grazie al loro ciclo di vita breve ed ai bisogni di luce meno rigorosi, è possibile ottenere più raccolti durante la stagione estiva. Seminando ad aprile o maggio nell’emisfero settentrionale, è possibile ottenere un primo raccolto a giugno o luglio. E poi si può seminare ancora e raccogliere prima che inizi l’autunno.

Ma non aspettarti che ogni raccolto sia ugualmente impressionante od abbondante. Si applicano gli stessi principi della coltivazione indoor: le piante che crescono nei mesi di giugno e luglio saranno probabilmente le più grandi e le migliori, poiché riceveranno più luce, mentre quelle che crescono verso la fine dell’estate potrebbero essere un po’ più piccole.

Indipendentemente dal fatto che tu coltivi indoor o outdoor, le autofiorenti offrono molta flessibilità per quanto riguarda il programma di illuminazione e sono facili e gratificanti per molti coltivatori, specialmente per i principianti.

Max Sargent
Max Sargent

Max si è ormai specializzato da diversi anni nella scrittura di articoli su cannabis e sostanze psichedeliche. Con la forte convinzione che un atteggiamento aperto ed onesto nei confronti delle droghe e della politica antidroga possa migliorare la vita di molti, cerca di offrire opinioni approfondite e razionali sull'argomento.