Chillum: tutto quello che c'è da sapere su questa storica pipa


Chillum: tutto quello che c'è da sapere su questa storica pipa
Miguel Antonio Ordoñez

Il chillum è un'antica pipa da cannabis o hashish, che si può trovare ai quattro angoli del mondo. Leggete la sua storia, ed il modo di usarlo.

Fumare dell'hashish da un chillum è un bel modo per stonarsi. Potete comprarne uno in quasi tutti gli “head shop”, e sono pratici da avere alla mano. Il chillum è tipicamente cilindrico o rettangolare, e forma un cono o una piramide, più ampio ad un'estremità e più stretto dall'altra.

Ma da dove viene questa pipa, e la tradizione di usarla?

STORIA DEL CHILLUM

Storia del chillum

La storia del chillum – o pipa sacra, come lo si chiama in certi contesti – non è precisa. Questo relativamente piccolo apparecchio per fumare lo si può trovare in tutto il mondo. Alcuni degli esemplari più antichi son stati individuati in India, Sudafrica, Giamaica, e diverse aree del Sud America.

Il suo uso tradizionale si è mantenuto stabile attraverso generazioni, ed ha recentemente riguadagnato popolarità ed una più vasta adozione sociale. Oggigiorno, li vedete ancora usati nelle montagne del Rif in Marocco, in Afghanistan, ma altrettanto anche a Londra o a New York.

Presso certe culture, come nell'India rurale e tradizionale, l'uso del chillum è riservato ai soli uomini. In certi casi, l'uso è addirittura riservato ad eventi e raggruppamenti speciali o sacri. Quando lo si usa nel corso di uno di tali eventi, si pronuncia la frase “Boom Shankar” mentre la pipa accesa viene sollevata verso la fronte. Questa è una forma di invito al dio indù Shiva, perché prenda parte a quest'offerta sacra.

In modo quasi automatico tendiamo ad associare i chillum con il fumare charas, l'equivalente indiano dell'hashish “dei polpastrelli”. Il charas è un hashish pressato a mano, che tende ad avere una sfumatura più scura ed è più denso da fumare. Di solito, un pezzo staccato da un blocco viene mischiato a tabacco, pressato nel chillum ed acceso, e ciò produce incredibili quantità di fumo.

Il chillum viene generalmente associato con il fumare hashish, ma non sempre è stato usato per questo. Negli anni '60 ci fu un vasto flusso di viaggiatori/esploratori da America ed Europa verso le aree del sudest asiatico, che ne riportavano indietro dei chillum come souvenir. Questi turisti hippy esperimentavano liberamente con ogni sorta di sostanze, e tipicamente narravano racconti di avventure esoteriche al loro ritorno da queste terre meravigliose.

Nei Paesi arabi, a quell'epoca, i chillum venivano usati più per fumare oppio che hashish. Nel suo famoso romanzo “Flash”, Charles Duchaussois descrive in forma intima questi rituali, e menziona frequentemente il chillum.

Alla stessa epoca, ma dall'alta parte del mondo, un'altra religione adottava questo gadget per le sue pratiche rituali: in Giamaica, il popolo Rastafari usava il chillum per fumare la ganja.

ANATOMIA DEL CHILLUM

Esistono molte varianti del tradizionale chillum, ma di solito si tratta di una pipa relativamente fine e lunga. L'estremità più fine del chillum è usata come bocchino, che i fumatori più esperti copriranno con un panno umido, formando un filtro per le particelle più sottili di residui e ceneri.

Il chillum è fatto solitamente di legno, ma molti ne preferiscono una versione in terracotta. Nonostante siano più fragili, i chillum in terracotta sono preferiti per le loro maggiori proprietà raffreddanti. Ne esistono anche versioni più esotiche in fatte in pietra, ma non sono pratici da trasportare a causa del peso. Ai nostri giorni, si possono trovare chillum fatti di vetro, e perfino in acciaio inossidabile, forniti di pratici involucri per poterli trasportare, o di scatolette carine e personalizzate.

Vi potreste però chiedere: in che cosa il chillum si differenzia da una normale pipa piatta? La risposta è la pietra, o “stopper”: un chillum non è un chillum senza la sua pietra. Quest'ingegnoso piccolo utensile è pensato sia per impedire che del materiale sciolto fuoriesca dal bocchino, sia per forzare l'aria contro le pareti, ottenendo un raffreddamento molto maggiore. Quindi, per caricare un chillum dovete prima piazzare la pietra all'interno, e poi caricare l'imbuto fino alla sommità.

L'estremità viene poi accesa, mentre si danno piccole tirate per aiutare ad accendere la carica. È poi consuetudine fare boccate profonde tutte in una volta, come si farebbe con un bong, producendo enormi nubi mentre lo si fa passare in giro.

COME USARE UN CHILLUM

Come usare un chillum

Fumare da un chillum non è per i deboli di cuore. Perfino i “bonghisti” più esperti avranno del filo da torcere se decideranno di fare gli eroi. Quest'ingegnoso esempio di ingegneria ancestrale fu concepito in maniera tale che una superficie molto ampia, insieme ad una grande quantità di materiale, viene accesa per produrre istantaneamente ingenti quantità di fumo. Le nuvole che ne fuoriescono sono incredibilmente dense, e malgrado le eccellenti proprietà raffreddanti del chillum, può diventare molto caldo. Quando lo utilizzate per la prima volta, fatelo con cautela, perché potete facilmente bruciarvi le labbra e la bocca.

Una volta che la carica è andata in fumo, è consigliabile pulirlo il prima possibile, specialmente quelli in legno. Certe persone lo sbattono contro il tavolo per aiutare le ceneri compatte ad uscirne fuori, ma questo decisamente non è consigliabile; a maggior ragione per quelli in terracotta, che potrebbero andare immediatamente in frantumi per il fatto di essere caldi. Ma se proprio dovete, un trucco consiste nel ripiegare su se stessa un'ampia pezza di tessuto, stenderla piatta, e sbatterlo su di essa. La stoffa assorbirà in parte l'impatto mentre preserverà la forza del colpo.

Un modo migliore consiste nel prendere una matita, una chiave, o qualcosa di questo genere, e rimuovere il materiale. Dovrete poi rimuovere lo stopper. Questo può essere complicato, perché ceneri, tabacco, altri materiali residui e perfino oli e catrame, possono otturare gli interstizi e bloccare la pietra all'interno. Sbatterlo non può farci un gran che. Un chillum ben curato avrà una pietra che viene fuori con relativa facilità; se no, infilate semplicemente qualcosa attraverso il bocchino, e ciò sarà senz'altro più efficace che non sbatterlo freneticamente contro il muro.

Il chillum non è ciò che esiste di più elaborato o dal design più moderno, ma lode a chi l'ha inventato. È un qualcosa di brillante, nel senso che sta comodamente in una tasca e potete portarvelo ovunque. Fa un eccellente lavoro quando lo si fuma in gruppo, e sicuramente non attira tanto l'attenzione quanto un bong ad acqua o una variopinta pipa di vetro. Il fatto è che il chillum sta riguadagnando popolarità, ed è senza ombra di dubbio una bella aggiunta all'arsenale di articoli da fumo di ogni fumatore che si rispetti.

Miguel Antonio Ordoñez
Miguel Antonio Ordoñez

Miguel Ordoñez è uno scrittore professionista di lunga data. Dopo la sua laurea in teorie e tecniche della comunicazione di massa, Miguel ha accumulato oltre 13 anni di esperienza. Ha trattato una vasta gamma di argomenti, con la passione per gli sport da combattimento, la salute mentale e, naturalmente, la cannabis.