Lo Statuto Legale della Marijuana in Italia


Lo Statuto Legale della Marijuana in Italia
Adam Parsons

La riforma sull'uso medicinale avanza, e gli attivisti tentano di nuovo quest'anno di far passare la legge sulla cannabis ricreativa. Ci riusciranno?

Patria della “vera” pizza, vino favoloso, ed i canali di Venezia, l'Italia è il luogo della cultura più raffinata. Ed in questo momento è anche una piazza piuttosto calda per la riforma cannabica, anche se è un po' come andare sulle montagne russe.

Le cose qui si stanno muovendo nel corso del 2017; l'Italia potrebbe perfino diventare, nell'ambito dell'UE, il prossimo mercato legale della cannabis per un pubblico adulto, a livello nazionale. Ma ancora una volta, potrebbe anche darsi di no.

MARIJUANA MEDICINALE IN ITALIA

La marijuana medicinale in sé, come anche i prodotti farmaceutici derivati, sono legali in Italia. L'esercito italiano ha cominciato a produrre la prima coltura medicinale nel 2016. Sembra che il programma stia ora distribuendo della cannabis terapeutica in maniera affidabile.

Ed in più, sta sorgendo nettamente una promettente scena della marijuana medicinale; il primo caffè cannabico per i pazienti che ne fanno uso ha aperto le porte a Roma lo scorso autunno.

MARIJUANA RICREATIVA IN ITALIA

Sebbene la cannabis sia molto diffusa in Italia, ed il Paese stia orientandosi verso un atteggiamento più tollerante nei suoi confronti, qualsiasi possesso di cannabis in Italia è tecnicamente tuttora illegale. In pratica però, si può dire che sia quasi decriminalizzata.

Nel 2014 il Parlamento ha adottato alcune leggi che quasi eliminano le sanzioni per chi commette il primo reato, e le riducono per i recidivi. Tuttavia, non viene determinato con esattezza quale sia la ragionevole quantità di cannabis che si può possedere per uso personale, e perciò potreste ancora ritrovarvi in guai seri. Ciò significa, fondamentalmente, che se la polizia vuole ti può ancora fregare.

Vi è anche un costante impegno per la legalizzazione dell'uso ricreativo, originato da varie motivazioni. La prima è una preoccupazione di salute pubblica. La seconda riguarda il modo per eliminare il mercato nero; in questo caso, si tratta concretamente della Mafia.

Purtroppo, almeno per il momento, sembra che la riforma si sia arenata a livello governativo.

Le persone trovate in possesso di piccole quantità se la cavano normalmente con un semplice avvertimento. Meglio non vendere qui. Chi viene beccato a vendere può incorrere in pene detentive e multe fino a 75.000 euro.

Le sanzioni per droga sono, nel caso della cannabis, meno severe di quanto fossero un tempo. Viene fatta una distinzione fra droghe leggere e pesanti. Ma vale davvero la pena provare?

Sì. Una legge che legalizzi formalmente l'uso ricreativo da parte degli adulti sta venendo presa in considerazione dai legislatori a livello nazionale. Il punto più vicino a trasformarla in realtà si è toccato lo scorso Natale. La faccenda si trova quest'anno nuovamente in un limbo.

SOSTENETE I GRUPPI LOCALI PER LA LEGALIZZAZIONE IN ITALIA

Mettetevi in contatto con il movimento dei Radicali Italiani, alla testa dell'impegno per far passare la riforma legislativa nel Parlamento italiano.

http://www.radicali.it/

Adam Parsons
Adam Parsons

Come giornalista professionista, scrittore e copywriter nel settore della cannabis, Adam scrive da molto tempo di tutto ciò che è psicoattivo, di CBD e di tutti i temi legati a questo mondo. In un mercato in continua evoluzione, Adam usa la sua laurea in giornalismo multimediale per stare al passo con la ricerca scientifica contemporanea ed arricchire tutti i suoi progetti con importanti informazioni.