Nozioni base sulla coltivazione di cannabis all'aperto


Nozioni base sulla coltivazione di cannabis all'aperto
Luke Sholl

Coltivare la cannabis all'aperto comporta sfide, ma è anche molto gratificante. Usa questa guida per principianti per ottenere raccolti enormi di cime sane!

Coltivare la cannabis all'aperto è un'esperienza completamente diversa rispetto a coltivare l’erba nel comfort di un ambiente indoor. Coltivare indoor implica ricreare un ambiente naturale ed offre al coltivatore il controllo su quasi tutte le variabili, dalla temperatura all’umidità ed illuminazione. Coltivare all'aperto è completamente differente. Le piante sono esposte ad elementi, il calore e l'umidità non possono essere controllati ed i parassiti rappresentano una minaccia molto più grande.

Nonostante alcune potenziali difficoltà, coltivare all'aperto è un processo estremamente gratificante. Prenderti cura delle tue piante mentre la nebbia mattutina si muove sull'erba bagnata di rugiada è un momento magico. Ispezionare foglie e fiori mentre il bagliore dorato del tramonto accarezza il fogliame è un qualcosa che indoor non è possibile fare. Inoltre, se coltivate nelle aiuole, le piante hanno l'opportunità di diffondere le loro radici, crescere fino a dimensioni molto più grandi e generare raccolti giganteschi rispetto alle loro controparti indoor.

Prima di iniziare la tua operazione all'aperto, è necessario considerare diversi fattori per garantire il successo. Qui sotto troverai un elenco dei componenti base per la coltivazione di cannabis outdoor, progettato per offrirti il miglior inizio possibile.

VIVI IN UNA POSIZIONE ADATTA?

Prima di cercare di coltivare cannabis all'aperto, è importante considerare se la tua posizione è adatta. Se vivi in un ambiente urbano o suburbano in una regione che non tollera la cannabis, potrebbe essere meglio coltivare indoor per motivi di discrezione.

LA TEMPERATURA È UN FATTORE FONDAMENTALE

La posizione è anche un fattore vitale da considerare a causa delle esigenze ambientali della cannabis. La cannabis è una pianta estremamente versatile ed adattabile che prospera naturalmente in tutto il mondo, dal caldo tropicale dell'equatore fino ai climi amari dell'Asia centrale. È probabile che la tua posizione sia adatta alla coltivazione della cannabis—tuttavia, non renderà altrettanto bene in condizioni estreme.

Temperature prolungate di 30°C o superiori causeranno un rallentamento o un arresto completo della crescita delle piante, mentre le temperature inferiori a 12°C contribuiranno ad un declino della salute delle piante, diventando persino fatali. Assicurati che la tua regione rimanga all'interno di questo intervallo prima di seminare un raccolto.

È importante rendersi conto che alcune varietà crescono meglio in climi diversi, un tema di cui andremo a parlare in seguito.

LA POSIZIONE DETERMINA ANCHE L'ESPOSIZIONE ALLA LUCE

Un altro fattore che rientra nella categoria della posizione è la latitudine, una coordinata geografica che specifica la posizione nord-sud di un punto sulla Terra. La latitudine è importante perché determina l'esposizione giornaliera alla luce durante la stagione di crescita. Le ore di luce che una pianta riceve durante il giorno sono di vitale importanza per due motivi. Il primo motivo è che le piante hanno bisogno della luce per eseguire l’importante processo della fotosintesi, in cui convertono la luce solare in energia sotto forma di glucosio. La seconda ragione è che le varietà a fotoperiodo richiedono uno spostamento stagionale del ciclo di luce per comprendere che si sta avvicinando l'autunno e che è arrivato il tempo di fiorire. Capire a quale latitudine si trova la tua posizione ti aiuterà a sapere quanta luce riceveranno le tue piante ogni giornata della stagione e quando è probabile che inizino a fiorire.

SCEGLI UN PUNTO CON LA MASSIMA LUCE SOLARE ED UNA BUONA BREZZA

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Cerca di trovare un punto nel tuo giardino che riceva più luce solare possibile. Più le tue piante possono effettuare la fotosintesi, più verrà creata energia per crescere e fornire rese superiori. Se vivi in una zona in cui il sole può essere particolarmente brutale a metà estate, tieni d'occhio l'idratazione delle piante.

Posizionare le tue piante in un punto esposto alla brezza le aiuterà anche a diventare più forti e capaci di sostenere il peso delle loro cime successivamente. Le piante si adattano ad una brezza leggera e costante, diventando più robuste soprattutto in giovane età. Se la tua posizione è predisposta ai venti molto forti, prendi in considerazione l’utilizzo di frangivento temporanei o posiziona le piante in modo sicuro vicino a pareti ed altre forme di riparo.

LA NATURA È IN CONTROLLO: SAPERE QUANDO COLTIVARE

I coltivatori indoor hanno il lusso di impostare una coltivazione in qualsiasi momento dell'anno che ritengono opportuno. Uno dei limiti della coltivazione all'aperto è che la natura ha il controllo e, se decide che fa troppo freddo perché le piante possano sopravvivere, sarà così.

Coltivare all'aperto richiede la virtù della pazienza. C'è un periodo nell'anno, la stagione di coltivazione, in cui i coltivatori devono germinare i semi, crescerli attraverso la fase vegetativa e di fioritura e raccoglierli. I coltivatori che sono abbastanza fortunati da vivere nei tropici possono coltivare la cannabis tutto l'anno, ma quelli che vivono molto più a nord devono obbedire a questi ritmi naturali.

Per partire avvantaggiato e prolungare la stagione di crescita, è possibile avviare le piante indoor, dove staranno al riparo dal potenziale gelo, per poi trapiantarle all'aperto. Nella maggior parte delle aree d'Europa e degli Stati Uniti, dovrebbe essere possibile interrare le piante intorno a maggio. Per una stima approssimativa, controlla i tempi di semina raccomandati per le verdure a foglia verde nella tua regione. Il tempo di raccolta si verifica in genere intorno a settembre o ottobre, ma ciò dipende in larga misura dal tempo di fioritura e dalle caratteristiche di una particolare varietà.

UTILIZZA QUESTI FATTORI PER DECIDERE QUALI GENETICHE DI CANNABIS UTILIZZARE

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La cannabis è una pianta amata in tutto il mondo. La sua esposizione a una serie di fattori ambientali differenti e a molti breeder con desideri differenti, ha portato al breeding selettivo di una quantità enorme di piante. Esistono migliaia di varietà, ognuna con caratteristiche, gusti ed effetti differenti.

I coltivatori che vivono nei climi miti e tolleranti sono abbastanza fortunati da essere in grado di coltivare quasi ogni varietà che desiderano, mentre quelli che vivono in aree con stagioni di crescita più brevi ed un clima più freddo sono limitati a varietà resistenti con una fioritura rapida.

La varietà che scegli dovrebbe rispecchiare i risultati che cerchi. Se il tuo obiettivo principale è quello di ottenere una resa titanica, allora vale la pena selezionare una varietà sativa torreggiante, che può superare facilmente un'altezza di 3m e produrre una resa nella fascia dei kilogrammi. Se il tuo obiettivo è quello di crescere piante che offrono un effetto calmante, corporeo e rilassante, allora l’ideale sarebbe un indica pura o ibrido a dominanza indica. Alcune varietà sono state anche specificamente ibridate per prosperare all'aperto.

Se vivi in un clima più rigido con meno esposizione alla luce stagionale, oppure per qualsiasi motivo desideri semplicemente iniziare e terminare una coltivazione il più rapidamente possibile, allora una varietà autofiorente sarà quella giusta per te. Le varietà autofiorenti non richiedono un cambiamento stagionale della luce per iniziare la fioritura e possono sopportare le temperature più fredde. Questo perché contengono genetiche derivate dalla sottospecie di cannabis Ruderalis che si è adattata per sopravvivere nella tundra dell'Asia centrale.

SEME VS. CLONE: QUAL È MIGLIORE?

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Esistono due modi per iniziare una coltivazione di cannabis. Il primo è quello di acquistare i semi che desideri coltivare e germinarli in un substrato di coltivazione. La coltivazione da seme garantisce un esemplare geneticamente unico, che presenterà caratteristiche sia delle piante maschio che femmina utilizzate per creare la varietà. La varietà può essere “cimelio”, il che significa che sia i genitori maschi che le femmine provengono dalla stessa varietà, o un ibrido, il che significa che sono state unite due varietà differenti per crearne una nuova. Un potenziale lato negativo nell’utilizzo dei semi è che potresti finire con un esemplare maschio che non produrrà fiori utilizzabili e che impollinerà le tue femmine se ne avrà la possibilità. Un modo per aggirare questo problema è l'acquisto di semi femminizzati, che hanno una maggior probabilità di produrre piante femmina.

La seconda opzione è di iniziare una coltivazione partendo dai cloni. Un clone è una talea proveniente da una pianta di cannabis che, dopo aver radicato, produce una copia geneticamente identica della pianta madre. Questo può essere utile in quanto consente ai coltivatori di replicare le caratteristiche desiderabili. Tuttavia, la clonazione trasmetterà anche le caratteristiche negative, come una malattia.

COLTIVARE NEI CONTENITORI O DIRETTAMENTE NEL TERRENO?

Le piante outdoor vengono coltivate principalmente nel terreno. Possono essere coltivate in contenitori o cresciute direttamente nel terreno, in aiuole rialzate o grandi campi. Ci sono numerosi vantaggi e svantaggi in ciascuno di questi approcci ed un metodo non è necessariamente migliore dell'altro.

Coltivare nei vasi è un buon approccio se sei limitato da un giardino piccolo o un giardino in cui la maggior parte del terreno è ricoperta dal cemento o pietre. Inoltre, i vasi consentono ai coltivatori di limitare le dimensioni delle loro piante a proprio piacimento, il che è particolarmente utile se stai cercando di mantenere le cose discrete. Più grande è il vaso, più grande sarà la pianta e viceversa.

Coltivare nei vasi può essere anche molto conveniente se devi spostare le tue piante a causa di un'ondata di caldo estremo, precipitazioni eccessive e temperature fredde che potrebbero arrivare alla fine della stagione di crescita. Con le piante da vaso è anche più facile garantire l'accesso ad una terra buona, poiché il suolo circostante potrebbe avere una terra non ottimale per la crescita.

L'aspetto negativo della coltivazione di cannabis in vaso è che sono inclini a ribaltarsi se soffiano venti forti. Richiedono anche maggior attenzione in quanto forniscono acqua e sostanze nutritive limitate.

Quando si tratta di coltivare la cannabis direttamente nel terreno, un vantaggio enorme è ovviamente lo spazio aggiuntivo. Le radici sono libere di scavare più a fondo nel terreno e possono quindi ottenere quantità maggiori di nutrienti e acqua. Questo sistema più complesso protegge anche le piante e le rende più resistenti al vento e alle intemperie. Questo aumento di spazio consente alle piante di crescere molto, ma molto più grandi. Ci sarà anche una ricca diversità della vita microbica, con funghi micorrizici e batteri benefici che mantengono la tua pianta sana e produttiva.

Lo svantaggio principale di coltivare direttamente nel terreno è l'incapacità di spostare le piante durante i periodi di clima estremo. 

È ORA DI PROCURARE DELLA TERRA

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La terra è il mezzo di coltivazione principale utilizzato all'aperto. È essenzialmente costituita da materia organica scomposta. Quella che una volta era materia vegetale morta, viene lentamente scomposta in molecole sempre più piccole da funghi, vermi e microrganismi. La terra può variare enormemente in termini di qualità, a seconda di ciò che è stato precedentemente coltivato e dal tipo di inquinamento o utilizzo.

Esistono 5 diversi tipi di terra. È importante studiare la qualità della terra del tuo giardino per assicurarti che piantare direttamente nel terreno sia un'opzione praticabile. Tutta la terra è composta da tre ingredienti: sabbia, limo ed argilla. Sono i rapporti variabili di ciascuno di questi componenti che determinano il tipo di terreno. Di seguito troverai i cinque tipi di terreno:

1. Limoso—liscio, trattiene bene l'acqua, relativamente fertile, piccole particelle, scarso drenaggio.
2. Argilloso—appiccicoso, scarsa aerazione, compatto, particelle piccole, trattiene bene l'acqua.
3. Sabbioso—granuloso, drenaggio rapido, non può contenere sostanze nutritive.
4. Terreno salino—si trova nelle regioni aride, piene di sali, presenta una superficie bianca.
5. Torboso—marrone scuro/nero, carico di materia organica, acido.

Il tuo terreno sarà una combinazione della maggior parte dei tipi menzionati precedentemente. Il tuo terreno locale può essere un problema solo se è stato eccessivamente utilizzato in passato e drenato di sostanze nutritive, oppure se ha un drenaggio estremamente lento o veloce. Se il terreno nel tuo giardino sembra buono, allora procedi ed utilizzalo!

Se stai scegliendo di coltivare in vasi o aiuole, puoi scavare un po' di terra nel tuo giardino o acquistare un mix di terra che include i nutrienti adeguati per le prime settimane di crescita.

Se coltivi semi autofiorenti, devi considerare che preferiscono un tipo di terra differente rispetto alle varietà a fotoperiodo. Le autofiorenti amano il terreno aerato e smosso, che non è troppo ricco di sostanze nutritive. Puoi acquistare un mix di terra per autofiorenti o semplicemente creare un mix 50% terra e 50% perlite/cocco.

UNA PAROLA SUL PH

Ricordi il pH dalle lezioni di scienze? Questa scala logaritmica viene utilizzata per determinare l'acidità, l'alcalinità o la neutralità di una soluzione particolare. Tutta la terra ha un valore di pH che può essere misurato usando cartine al tornasole o sonde per pH. I coltivatori dovrebbero mirare a mantenere il pH del suolo entro un intervallo specifico per mantenere le piante sane e felici.

La scala del pH è uno spettro che varia da 1 a 14. 1–6 indica letture acide, 7 è neutro ed 8–14 indica letture alcaline. La cannabis prospera in un terreno leggermente acido e rende bene tra 6,0 e 7,0. Se trovi che il pH del tuo terreno è troppo alto, puoi aggiungere materia organica, zolfo o torba per risolvere il problema. Se il pH è troppo basso, prova ad aggiungere calce e cenere di legno.

COME ANNAFFIARE CORRETTAMENTE LA TUA COLTIVAZIONE

L'acqua è una parte essenziale nel sostegno della vita delle piante, ma troppa può essere dannosa e può persino essere fatale. Annaffiare troppo è un errore comune fatto dai coltivatori alle prime armi che provoca patologie come il marciume radicale. Se si coltiva all'aperto, la pioggia rende un po' più difficile misurare con precisione quanta acqua stanno ricevendo le tue piante. Se vivi in una zona con piogge frequenti ed intense, potresti dover spostare temporaneamente le piante in vaso sotto i teloni e assicurarti che le tue aiuole abbiano un drenaggio adeguato. Considera di coltivare in aiuole rialzate se si verificano questi tipi di condizioni.

Quando si annaffiano le piante in vaso, la regola generale è di attendere che si siano asciugati i primi due centimetri superiori del terreno prima di annaffiare nuovamente.

Le piante di cannabis giganti coltivate in terra avranno sete d’acqua quasi ogni giorno. Ogni tipo di terra trattiene l'acqua con capacità diverse. Il tuo terreno dovrebbe avere sempre una consistenza umida, quindi prendine una manciata e controlla se è così. In caso contrario, è il momento di annaffiare le tue piante.

DEVI FORNIRE I NUTRIENTI ALLE TUE PIANTE

The basics of growing cannabis outdoors

Le piante di cannabis hanno esigenze specifiche per quanto riguarda i nutrienti durante le diverse fasi di sviluppo. I nutrienti sono necessari affinché le piante possano eseguire processi fisiologici vitali e produrre una resa ottimale. Una mancanza di nutrienti produce carenze che possono rallentare la crescita e danneggiare le piante, mentre un eccesso può bruciare le radici ed essere altrettanto dannoso.

Esistono tre nutrienti primari (noti come macronutrienti) di cui ha bisogno la cannabis. Questi sono l’azoto (N), il fosforo (P) ed il potassio (K). Insieme, questi nutrienti vengono indicati come NPK e si possono trovare nella maggior parte dei mix di terra commerciali. Andrebbero aggiunti in rapporti specifici durante i diversi periodi del ciclo di crescita.

Durante la fase vegetativa (il periodo prima della fioritura dove le piante producono solo foglie), le piante richiedono livelli alti di azoto, livelli medi di fosforo e livelli alti di potassio. Questo cambia durante la fioritura, con piante che richiedono livelli bassi di azoto, livelli medio-alti di fosforo e livelli alti di potassio. Le piante richiedono anche micronutrienti come calcio, magnesio, zolfo, ferro, manganese, boro, molibdeno e zinco.

I coltivatori possono sintetizzare le proprie formule nutritive, ma l'approccio semplice e basilare è quello di acquistare formule predefinite, facili da usare e realizzate per le fasi specifiche del ciclo di coltivazione.

La Nutrizione Organica Easy Boost di Royal Queen Seeds è un prodotto fantastico per garantire alle tue piante tutto ciò di cui hanno bisogno per prosperare all'inizio della crescita. Questi pellet forniscono cibo per piante per 10–12 settimane e sono ricchi di minerali benefici.

Royal Queen Seeds fornisce anche formule nutrizionali per le fasi vegetative e di fioritura, nonché i funghi micorrize che aiutano le piante ad assorbire questi nutrienti in modo efficiente.

Molti di questi nutrienti sono adatti per vasi e altri contenitori. Se stai coltivando direttamente nel terreno o in aiuole rialzate, considera di creare il tuo compost in casa. Metti gli scarti della cucina e i detriti del giardino in un mucchio con un rapporto di 2 parti di sostanze marroni (ricche di carbonio) ed 1 parte di sostanze verdi (ricche di azoto). Alla fine, i microrganismi suddivideranno questa materia organica in molecole che sono disponibili per le piante sotto forma di nutrienti. Dovrai capovolgere il mucchio di tanto in tanto per accelerare il processo. Solitamente, i cumuli di compost producono materiale pronto per l'uso dopo circa 6 mesi. 

Il compost si può anche applicare sotto forma di tè. Il tè di compost è noto per favorire la crescita delle piante e viene applicato come spray fogliare che nutre le foglie ed allontana i parassiti. Dai un'occhiata a questa ricetta per preparare il tuo tè di compost.

PROTEGGI LE TUE PIANTE DA PARASSITI E MUFFA

Nozioni base sulla coltivazione di cannabis all'aperto

Una delle maggiori sfide della coltivazione all'aperto sono tutte le piccole creature che vedono le tue piante come uno snack. Esistono molte specie nocive di parassiti: afidi, ragnetti rossi, mosche bianche, moscerini dei funghi ed altri. Esistono anche numerosi modi per affrontare le invasioni di parassiti per impedire il danneggiamento delle tue piante e la potenziale riduzione della resa. Un modo per farlo è l'utilizzo di pesticidi chimici. Tuttavia, queste sostanze causano danni all'ambiente ed alla salute umana. Inoltre, finirai per fumarle.

I metodi biologici per il controllo dei parassiti sono l'opzione migliore. Questi coinvolgono tecniche come la consociazione di piante, che implica la crescita di piante benefiche in prossimità della cannabis, contribuendo ad attirare gli insetti benefici e scoraggiare i parassiti.

La muffa è un'altra potenziale minaccia per le piante di cannabis outdoor, con forme comuni di marciume radicale ed oidio. I coltivatori possono agire per prevenire queste muffe contrastando l'aria stagnante, le temperature fredde e le condizioni umide. Piantando la tua coltivazione nei pressi di un flusso di brezza leggera, potrai aiutare ad evitare che queste muffe prendano il sopravvento. Alcune muffe si possono trattare utilizzando spray fogliari, mentre l'unico modo per evitare le catastrofi è la prevenzione. 

TI SENTI IMPARANOIATO? PROVA LA COLTIVAZIONE GUERRILLA

Ti senti troppo preoccupato a coltivare la cannabis nel tuo giardino a causa della proibizione? Vuoi mantenere i tuoi affari privati? In questo caso, dovresti provare la coltivazione guerrilla. Ciò comporta piantare semi o portare le piantine in una posizione remota nella natura. Molti coltivatori guerrilla scelgono di coltivare le loro piante in boschi e campi.

Tutte le informazioni citate precedentemente si applicano anche a questo tipo di coltivazione. Dovrai solamente prestare maggior attenzione alla posizione che scegli. Un buon punto di coltivazione dovrebbe avere un’ottima esposizione alla luce e trovarsi vicino ad una buona fonte d'acqua naturale come un ruscello o un lago. Inoltre, la tua posizione deve essere abbastanza lontana da ridurre al minimo le possibilità che qualcuno si imbatta in essa, ma abbastanza vicina da poter effettuare visite frequenti per monitorare e prenderti cura della tua coltivazione.

Anche la selezione delle varietà è un fattore importante. Sono richieste genetiche resistenti a causa della competizione più alta e condizioni più difficili. Varietà come la Northern Light, Quick One e Royal Jack Automatic sono i tuoi alleati migliori se vivi in una regione con condizioni di crescita meno favorevoli.

Luke Sholl
Luke Sholl

Affascinato dal potenziale della natura per il nostro benessere, Luke ha trascorso più di un decennio scrivendo articoli sulla cannabis e sulla sua vasta selezione di cannabinoidi. Quando crea, ricerca e scrive contenuti per Cannaconnection e per altre pubblicazioni del settore, Luke usa le sue forti competenze nelle tecniche SEO e la sua diligenza nella ricerca per offrire a migliaia di lettori dei contenuti fondati su fatti reali.