Aiuto! Ho fumato marijuana e non ho sentito nulla


Aiuto! Ho fumato marijuana e non ho sentito nulla
Luke Sumpter

Per quanto incredibile possa sembrare, ci sono persone che non avvertono alcun effetto dopo aver fumato erba. 

Le persone che non percepiscono alcun effetto dopo aver fumato una canna sono solo una leggenda metropolitana? No, alcune persone sono immuni agli effetti psicoattivi della cannabis. Senza considerare chi non inala il fumo, esistono diverse ragioni per cui alcune persone non raggiungono lo "sballo" dopo aver fumato marijuana.

Tuttavia, si tratta di un fenomeno poco comune e, quindi, non c'è motivo di allarmarsi.

I cannabinoidi sono i composti della cannabis che "accendono" letteralmente una risposta all'interno del nostro cervello e corpo. Ma allora come possono esistere persone meno suscettibili alla cannabis?

Quest'argomento presenta alcuni aspetti impliciti. Certo, ci sono persone che non sentono l'improvviso desiderio di divorare patatine e di ridacchiare incessantemente.

Tuttavia, sempre più persone fanno uso di marijuana per scopi terapeutici e nella maggior parte dei casi si tratta di pazienti che svolgono un normale lavoro. Le possibili reazioni di una persona sotto gli effetti del THC in un ambiente professionale sono ancora al centro di accesi dibattiti.

La cannabis agisce su tutti noi in modo diverso. Alcune persone avvertono i suoi effetti euforici con maggiore intensità e più velocemente rispetto ad altri, alcune varietà di cannabis sono più forti di altre e alcuni individui reagiscono in modo diverso a seconda del metodo d'assunzione adottato (edible o canne).

Ebbene sì, esistono persone che producono un ormone che impedisce essenzialmente di sentire gli effetti psicoattivi della cannabis.

PRIMA DI TUTTO LA MARIJUANA DEV'ESSERE INALATA

Escludendo le basi di questo concetto, bisogna sempre ingerire o inalare i cannabinoidi, compreso il THC. Questo è l'unico modo per poter raggiungere il cosiddetto "high". Molti fumatori principianti tendono a non inalare correttamente il fumo.

Ciò può essere dovuto ad una scarsa familiarità con il fumo in generale, o per non aspirare correttamente dalla canna o forse per la totale ignoranza verso i nuovi gadget da usare. Vi ricordate il vostro primo bong? Non ridete, succede a tutti.

Se dopo la prima esperienza non avete notato nulla, provate a trattenere più a lungo la boccata di fumo. Non spaventatevi se venite colti da qualche colpo di tosse, è una reazione piuttosto comune (alcuni dicono addirittura che contribuisca ad aumentare gli effetti).

SIETE SICURI DI CONSUMARE UNA MARIJUANA RICCA IN THC?

SIETE SICURI DI CONSUMARE UNA MARIJUANA RICCA IN THC?

Il tetraidrocannabinolo (THC) e il cannabidiolo (CBD) sono solo due dei più di 163 diversi cannabinoidi contenuti nella cannabis, ma sono fondamentalmente i più importanti. Il THC è il cannabinoide psicoattivo che "sballa", mentre il CBD non provoca alcun effetto psicotropo ma offre proprietà terapeutiche molto apprezzate.

Potrà sembrarvi un consiglio stupido, ma è sempre meglio verificare che le varietà acquistate o fumate contengano THC. Se avete assunto marijuana in modo corretto e non notate alcun effetto, potreste aver consumato una varietà ricca in CBD con concentrazioni minime di THC. Verificate quindi questo aspetto.

AVERE UN'IDEA DI CIÒ CHE SI SENTE SOTTO I SUOI EFFETTI

I fumatori principianti probabilmente hanno già qualche indizio di ciò che può accadere sotto gli effetti della marijuana. Tuttavia, chi fuma per la prima volta potrebbe non rendersi conto di essere fuso. Ecco perché è sempre una buona idea consumare marijuana con un amico almeno le prime volte. In questo modo non si correrà il rischio di commettere azioni stupide e si potrà verificare in compagnia il vero livello di fusione.

Ricordatevi che gli effetti variano da individuo a individuo. Ciò significa che quello che sentite voi potrebbe essere diverso dalle sensazioni percepite dai vostri amici. È inoltre importante ricordare che ognuno di noi possiede un diverso livello di tolleranza. Probabilmente avete bisogno di qualche boccata in più rispetto ai vostri amici, forse più sensibili di voi alla cannabis.

CON IL TEMPO I CONSUMATORI ABITUALI AVVERTONO MENO EFFETTI

Molte delle persone che non riescono a raggiungere lo sballo dopo aver assunto cannabis sono i consumatori abituali di vecchia data.

Vi sarà già capitato di fumare una o due canne ed avvertire solo un lieve effetto, nettamente inferiore a quello che eravate soliti percepire in passato con la stessa quantità.

Ciò è dovuto al fatto che la tolleranza verso la marijuana aumenta con il passare del tempo. Una buona tattica per risolvere questo inconveniente è quella di prendersi una pausa di tolleranza.

Alcune persone consigliano di interrompere per qualche giorno il consumo, altre di fumare varietà diverse o di utilizzare strumenti per ottenere "high" più intensi, o semplicemente di pulire a fondo il bong. L'importante è non farsi prendere dal panico, può succedere a tutti.

LE PERSONE PIÙ GIOVANI HANNO BISOGNO DI PIÙ ERBA

Il metabolismo influisce direttamente non solo sugli effetti che si percepiscono, ma anche sulla loro velocità e durata.

Se siete giovani, potreste aver bisogno di quantità d'erba superiori per poter avvertire gli effetti desiderati. Per cui, se state cercando di sballarvi ma non ci riuscite, provate con un dosaggio superiore, ripetendolo eventualmente ad ogni assunzione.

Alcune persone sostengono di non essere riuscite a fondersi la prima volta che hanno fumato, ma al secondo o terzo tentativo hanno vissuto appieno tutti gli effetti della marijuana.

ESISTE UN INIBITORE NATURALE DEI CANNABINOIDI

Il pregnenolone è un ormone prodotto naturalmente dal nostro corpo. Può essere anche classificato come steroide, in quanto precursore inattivo di tutti gli ormoni steroidei.

Tuttavia, la somministrazione di THC aumenta la sintesi di questo ormone nel cervello, che potrebbe inibire gli effetti dello stesso cannabinoide in modo naturale, con il fine di proteggere il cervello dal recettore CB1 altamente stimolato.

È per questo che alcuni ricercatori sono arrivati alla conclusione che questo ormone abbia la capacità di agire come antidoto per chi assume troppa cannabis o per gli individui assuefatti dai suoi effetti.

Tuttavia, alcune persone potrebbero rilasciare maggiori quantità di questo ormone rispetto ad altre. Per questo motivo è plausibile pensare che una persona possa essere meno suscettibile alla marijuana, o addirittura incapace di percepire i suoi effetti psicoattivi.

Ciò non significa però che non si possano sfruttare ugualmente tutti i benefici terapeutici della cannabis.

Luke Sumpter
Luke Sumpter

Negli ultimi sette anni, Luke ha lavorato come giornalista nel settore della cannabis e come ricercatore nell’ambito della salute. In questo periodo ha sviluppato un’approfondita conoscenza dei risultati scientifici sul sistema endocannabinoide, della fitochimica della cannabis e delle tecniche di coltivazione.