Coltivare cannabis indoor con un filtro a carbone attivo


Coltivare cannabis indoor con un filtro a carbone attivo
Max Sargent

Non è un segreto: la cannabis emana un odore intenso. In questo articolo, esamineremo i filtri a carbone attivo, semplici dispositivi capaci di assorbire l'aroma pungente delle cime, mantenendo l'area di coltivazione nascosta e priva di odori sospetti. Scopri come funziona un filtro a carbone attivo e come costruirlo con le tue mani!

Tutti sanno che la cannabis emana fragranze intense. Ma in realtà, sono proprio i terpeni dall'aroma pungente a rendere la marijuana così amata e apprezzata in tutto il mondo. Ad ogni modo, quando si coltivano parecchie piante in un ambiente ristretto, l'abbondante quantità di terpeni può creare un odore travolgente e potenzialmente rischioso per chi coltiva erba illegalmente.

In questo articolo, scopriremo cosa sono i filtri ai carboni attivi e mostreremo come costruirli facilmente in casa.

Come agisce un filtro ai carboni attivi all'interno della grow room?

Coltivare cannabis indoor con un filtro a carbone attivo

I filtri a carbone attivo vengono utilizzati principalmente nelle grow room per evitare che l'odore della cannabis si diffonda all'esterno. Questi filtri vengono collegati al sistema di ventilazione e possono rivelarsi estremamente utili per coltivare marijuana con la massima discrezione, evitando al tempo stesso che l'intera abitazione sia invasa dall'aroma di cannabis per mesi. Due vantaggi non indifferenti!

I filtri a carbone attivo sono disponibili in due versioni: in blocchi ed in forma granulare.

  • I filtri con carbone attivo granulare sono più piccoli ed economici, quindi più adatti per le coltivazioni di cannabis domestiche e su scala ridotta. Possono essere utilizzati per diversi cicli di coltivazione prima che sia necessario sostituirli. Rappresentano quindi l'opzione ideale per le coltivazioni in grow box con budget limitato.
  • I filtri a carbone attivo in blocchi sono più grandi e sono dotati di filtri sostituibili. Generalmente risultano più efficaci, soprattutto per gli spazi ampi. Tuttavia, sono anche più costosi rispetto ai filtri granulari, quindi meno adatti per le coltivazioni domestiche.

Entrambe le tipologie hanno una forma cilindrica e a volte sono inserite all'interno di scatole cubiche. Sono sempre dotate di due ventole, una per aspirare l'aria e l'altra per espellerla. Secondo alcuni, questi filtri possono contribuire a rimuovere dall'aria altri agenti contaminanti—come la muffa—ma per il momento non esistono prove scientifiche al riguardo.

Come funziona un filtro a carbone in una grow room?

Coltivare cannabis indoor con un filtro a carbone attivo

Come si può intuire dal nome, i filtri a carbone attivo si avvalgono di carbone attivo per assorbire le molecole—in questo caso, i terpeni volatili. Il carbone attivo viene usato anche per realizzare gli sploof ad uso commerciale. Come accennato in precedenza, i filtri a carbone attivo utilizzano due ventole. La prima convoglia l'aria all'interno del filtro, dove i terpeni vengono intrappolati. La seconda espelle l'aria priva di terpeni!

Il carbone attivo ha una superficie molto porosa e possiede un'elevato potere assorbente. Un grammo di carbone attivo ha una superficie di circa 3000m². In piano, questa misura corrisponde a poco meno di mezzo campo da calcio. Di conseguenza, c'è moltissimo spazio per intrappolare i terpeni che passano attraverso il filtro.

Dove posizionare i filtri a carbone attivo all'interno della grow room?

I filtri ai carboni attivi devono essere collocati nel punto più alto possibile della grow room o del box e possibilmente al centro. In questo modo, la ventola riuscirà agevolmente ad aspirare l'aria facendola passare attraverso il filtro.

Inoltre, sarà necessario installare un condotto verso l'esterno della grow room o del box, per rilasciare nell'ambiente l'aria priva di odori. Il tubo può essere collegato ad un foro nella tenda, o nella parete, oppure ad una finestra.

Come realizzare un filtro a carbone attivo per una grow room

Coltivare cannabis indoor con un filtro a carbone attivo

Per molti, l'opzione più semplice consiste nell'acquistare direttamente un filtro a carbone attivo preconfezionato. Altri invece preferiscono costruirne uno con le proprie mani. Se hai una passione per il bricolage, un budget limitato o entrambi, realizzare un filtro a carbone attivo artigianale è sicuramente un'ottima soluzione. E, sebbene possa sembrare impegnativo, in realtà non è eccessivamente complicato.

Cosa occorre?

Quasi tutto il materiale necessario è facilmente reperibile in qualsiasi ferramenta o negozio specializzato.

  • Rotolo di rete in alluminio o rete da pollaio
  • Tappo a vite in PVC per tubatura e adattatore in PVC di eguale diametro
  • Tubo di scarico flessibile
  • Rotolo di nastro adesivo
  • Ovatta o altro tipo di imbottitura
  • Cesto di plastica (preferibilmente con coperchio)
  • Carbone attivo

Realizzare un filtro a carbone attivo: Guida passo passo

Realizzare un filtro a carbone attivo: guida passo passo

  1. Avvolgi la rete in alluminio in modo da creare un cilindro che abbia lo stesso diametro del tappo in PVC.
  2. Appoggia il tappo ad una estremità del tubo e fissalo usando il nastro adesivo. Il nastro è meglio della colla, perché consente di sostituire facilmente il carbone attivo.
  3. Inserisci il tubo all'interno del cesto, con l'estremità aperta rivolta verso l'alto.
  4. Taglia il tubo in modo che sia alla stessa altezza del bordo del cesto.
  5. Estrai il tubo dal cesto ed inserisci l'adattatore in PVC nell'estremità aperta, fissandolo con il nastro adesivo.
  6. Piega l'ovatta su se stessa per raddoppiarne lo spessore, dopodiché avvolgila attorno al cilindro, fissandola con il nastro adesivo.
  7. Riposiziona il tubo nel cesto, con l'adattatore in PVC rivolto verso l'alto.
  8. Aggiungi altra ovatta, lasciando uno spazio di 3cm tra il cilindro e le pareti del cesto.
  9. Riempi lo spazio vuoto con il carbone attivo.
  10. Copri la parte superiore del cesto con un doppio strato di ovatta.
  11. Ritaglia un foro per l'adattatore in PVC.
  12. Collega un'estremità del tubo flessibile al tappo in PVC e l'altra estremità alla ventola di estrazione dell'aria.

Posso pulire il filtro a carbone attivo della mia grow room?

Realizzare un filtro a carbone attivo: guida passo passo

Affinché il filtro a carbone attivo possa funzionare correttamente, il pre-filtro (la parte in tessuto) deve restare pulita e porosa. Di conseguenza, il filtro dovrebbe essere occasionalmente pulito con acqua e detergente. In base al tipo di filtro, la rimozione dell'imbottitura o dell'ovatta può risultare più o meno difficoltosa. In ogni caso, di tanto in tanto è necessario pulire accuratamente tutti i componenti dell'area di coltivazione.

È bene notare che non è possibile pulire il carbone attivo. Quando sarà esausto, dovrà essere sostituito.

Con quale frequenza bisogna sostituire un filtro a carbone attivo in una coltivazione di cannabis?

In media, un filtro a carbone attivo dura circa due anni, prima di esaurirsi, ma tutto dipende dalla frequenza di utilizzo. Un filtro usato sporadicamente durerà molto più a lungo. In caso di utilizzo intensivo, la durata sarà all'incirca quella sopraindicata.

In molti filtri, incluso quello artigianale descritto in precedenza, il carbone può essere sostituito, pertanto sarà possibile utilizzare più volte la maggior parte dei componenti, rimpiazzando solamente il carbone all'occorrenza. Inoltre, lavando regolarmente il pre-filtro, prolungherai notevolmente la durata dell'intero dispositivo.

I filtri a carbone attivo possono essere riciclati?

Realizzare un filtro a carbone attivo: guida passo passo

Per riutilizzare il carbone attivo occorre prima riscaldarlo a 700°C per riattivarlo. Per la maggior parte dei coltivatori a scopo amatoriale, questa non è un'opzione praticabile.

Fortunatamente, il carbone è una sostanza organica e inerte, quindi può essere smaltita come un normale rifiuto domestico e non presenta alcun rischio per l'ambiente. Ad ogni modo, la creazione del carbone attivo provoca rilascio di CO₂.

Hai bisogno di un filtro a carbone attivo per coltivare cannabis indoor?

Se possiedi una piccola coltivazione di cannabis, il filtro a carbone può essere superfluo. Tuttavia, maggiore è l'area coltivata, più intenso sarà l'odore emanato dalla cannabis, quindi le coltivazioni in larga scala trarranno sicuramente beneficio dall'installazione di un filtro a carbone attivo.

Inoltre, se vivi in una zona in cui è illegale coltivare cannabis, un filtro a carbone rappresenta un'opportuna precauzione.

Max Sargent
Max Sargent

Max si è ormai specializzato da diversi anni nella scrittura di articoli su cannabis e sostanze psichedeliche. Con la forte convinzione che un atteggiamento aperto ed onesto nei confronti delle droghe e della politica antidroga possa migliorare la vita di molti, cerca di offrire opinioni approfondite e razionali sull'argomento.