Come Conciare le Cime di Marijuana con Acqua


Come Conciare le Cime di Marijuana con Acqua
Max Sargent

Ecco un'alternativa alla classica concia in arbanella: la concia con acqua, una tecnica altrettanto valida che potete scoprire su CannaConnection!

Conciare correttamente un raccolto di Cannabis può fare la differenza tra una marijuana buona ed una di qualità superiore. Oltre alla classica concia in barattoli di vetro, esiste anche quella con l'acqua. Questa tecnica consente di conciare più velocemente la marijuana rispetto alla concia in barattoli e sacchetti, che richiedono un attento controllo per ossigenare adeguatamente il prodotto. Tuttavia, sebbene la concia con acqua tenda ad offrire un prodotto addirittura più puro, presenta alcuni effetti secondari da evidenziare.

Invece di aspettare che le piante perdano la loro componente umida, metabolizzando sali e zuccheri, la marijuana viene direttamente immersa nell'acqua e sottoposta alla cosiddetta "concia con acqua". Il principio su cui si basa questa tecnica è quello di immergere le cime in acqua per disciogliere tutti i possibili composti superflui, senza alterare le ghiandole di resina e il THC, data la loro insolubilità in acqua.

Può essere usata semplice acqua del rubinetto, ma suggeriamo di usare acqua depurata per osmosi inversa, in quanto aumenterebbe il processo di osmosi durante la dissoluzione dei componenti superflui della materia vegetale. L'osmosi è un fenomeno di diffusione uniforme di una sostanza solubile in una soluzione, attraverso una membrana semipermeabile (in questo caso la superficie delle foglie). L'unica cosa che dovrete fare è immergere le cime fresche in acqua e lasciarle per circa 5 giorni, in modo da consentire a tutte le sostanze superflue di fuoriuscire dai fiori, attraverso il processo di osmosi.

Il risultato sarà una marijuana esteticamente poco attraente, ma con una potenza ed una purezza mai provate in vita vostra. Quando diciamo poco attraente intendiamo che in una busta trasparente non avrà un aspetto meraviglioso ed i suoi sapori ed odori saranno minimi, in quanto le componenti aromatiche vengono rilasciate nell'acqua. Questo aspetto potrebbe spaventare i coltivatori commerciali, poiché le qualità organolettiche della Cannabis svolgono un ruolo molto importante sul mercato e sull'esperienza finale del consumatore.

Tuttavia, sprigionando odori lievi e quasi impercettibili, la Cannabis conciata in acqua potrebbe essere tranquillamente fumata in pubblico o almeno consumata senza destare troppe attenzioni, in quanto poco percettibile a livello olfattivo. Inoltre, siccome gran parte dei composti superflui della materia vegetale si sono disciolti nell'acqua, la marijuana fumata risulterà molto meno aggressiva sulla gola e più sana, ma con una potenza superiore.

COME CONCIARE LA MARIJUANA IN ACQUA

Ecco il procedimento più semplice per conciare le cime in acqua. Senza considerare i giorni per l'essiccazione, in 5-8 giorni il prodotto sarà conciato. Molto più veloce rispetto ai 20-30 giorni necessari per la classica concia in barattolo.

MATERIALI NECESSARI

  • Cime appena raccolte
  • Acqua fresca (se fosse depurata ad osmosi inversa sarebbe l'ideale)
  • Barattoli (contenitori, scatole ecc...)

IL PROCESSO

Ripulite le cime, rimuovendo gli steli e le foglie più esterne. Sappiate comunque che lasciando gli scarti attaccati alle cime potrete ottenere dell'ottimo materiale per fare hashish e burro di Cannabis per edible. A voi la scelta. Immergete le cime nei barattoli precedentemente riempiti con acqua. Chiudete i barattoli o mettete un peso sulle cime per mantenerle immerse. La temperatura dell'acqua dev'essere mantenuta tra 18 e 24 gradi Celsius, per ottimizzare il processo di osmosi. Cambiate l'acqua una volta al giorno.

Durante il processo di osmosi, l'acqua si satura di sali e zuccheri ed è quindi necessario cambiare l'acqua per mantenere massima la pressione osmotica e così disciogliere tutti i composti superflui nel miglior modo possibile. Dopo 3-7 giorni, l'acqua dovrebbe iniziare a mantenere la sua trasparenza, il che significherebbe che le cime hanno perso tutti i loro composti solubili. Questo è il segnale della fine della concia con acqua. A questo punto appendete le cime come siete soliti fare ed aspettate che si secchino. Questo è tutto.

Inoltre, vorremmo aggiungere che le cime conciate con acqua possono essere sottoposte a processi d'essiccazione più accelerati, senza gli effetti negativi normalmente associati a questa tecnica, come i sapori più sgradevoli e leggeri mal di testa.

Il peso in secco del prodotto finale sarà inferiore a quello delle cime conciate con i classici metodi, dato che parte delle sostanze viene rilasciata nell'acqua. Un altro grande vantaggio nell'adottare la concia con acqua è che potete recuperare le infiorescenze colpite da marciume. Trattatele come vi abbiamo precedentemente riportato e riuscirete a salvare la vostra erba. Lo stesso vale per la marijuana che non è stata opportunamente essiccata, o sottoposta ad un adeguato lavaggio delle radici o conciata malamente, per renderla più buona e piacevole da fumare.

La concia con acqua sembra un metodo folle che va contro il buon senso, ma fidatevi di noi, offre ottimi risultati. Provatela con i vostri prossimi raccolti. D'altronde, la coltivazione della Cannabis è un processo creativo in cui si fanno tentativi, si fallisce e si impara ad ogni nuova coltura. Allora perché non prendere qualche cima di marijuana fresca e spaventare gli amici immergendole in un barattolo pieno d'acqua? Vale sicuramente la pena provarci.

Max Sargent
Max Sargent

Max si è ormai specializzato da diversi anni nella scrittura di articoli su cannabis e sostanze psichedeliche. Con la forte convinzione che un atteggiamento aperto ed onesto nei confronti delle droghe e della politica antidroga possa migliorare la vita di molti, cerca di offrire opinioni approfondite e razionali sull'argomento.