Come ibridare le proprie varietà di cannabis


Come ibridare le proprie varietà di cannabis
Max Sargent

Creare nuove varietà di cannabis può essere semplice, ma anche estremamente complicato. Anche se sembra difficile, l'ibridazione può essere eseguita da qualsiasi coltivatore di cannabis domestico! In questo articolo scopriremo un metodo semplice per ibridare varietà di cannabis in casa.

Se hai un po' di esperienza nella coltivazione di cannabis, saprai che richiede conoscenze sia tecniche che pratiche. Se vuoi perfezionare le tue abilità di coltivatore, perché non provi ad ibridare le tue varietà preferite?

Prima o poi, i coltivatori più esperti vengono colti dal desiderio di provare a creare varietà nuove e personalizzate. Come nella coltivazione della cannabis, anche per l'ibridazione non è necessario avere a disposizione un laboratorio dedicato. È infatti possibile incrociare genetiche differenti nello stesso ambiente in cui si coltivano le piante, utilizzando semplicemente dei sacchetti di plastica ed un pennello.

Questa guida passo-passo ti spiegherà in modo semplice come ibridare la cannabis in casa.

Perché ibridare le proprie varietà di cannabis?

Come ibridare le proprie varietà di cannabis

Il processo di ibridazione o breeding non dev'essere necessariamente complesso (anche se può diventarlo) e può essere intrapreso per svariate ragioni. Per molti, e soprattutto per i più esperti, l'ibridazione è una fase naturale del proprio percorso di crescita come coltivatori di cannabis. Oltre a creare varietà uniche ed innovative, il breeding consente ai coltivatori di conoscere meglio le piante ed i loro processi fisiologici. Quindi, il motivo principale che induce un coltivatore a sperimentare l'ibridazione è il divertimento o la passione.

Altre ragioni per ibridare una varietà includono:

  • Il desiderio di ottenere una genetica con un assortimento di cannabinoidi perfettamente bilanciato, in base alle proprie preferenze.
  • La volontà di ottenere speciali combinazioni di aromi e fragranze.
  • Il desiderio di preservare genetiche classiche.
  • Ciascuno dei suddetti motivi!

Probabilmente, chi decide di cimentarsi nel breeding è guidato da una forte dedizione e dal desiderio di migliorare le proprie abilità di coltivatore. Per dedicarsi a questa attività ottenendo buoni risultati è fondamentale aver raggiunto un certo livello di esperienza.

Come ibridare le proprie varietà di cannabis: Guida passo-passo

La nostra guida in 10 passaggi ti insegnerà come creare nuove varietà di cannabis nel modo più semplice possibile. Successivamente, esamineremo le tecniche più avanzate senza entrare troppo nel dettaglio (approfondiremo l'argomento in un articolo dedicato). Se non hai mai ibridato varietà di cannabis prima d'ora, il seguente metodo ti aiuterà a comprendere la procedura, evitando i tecnicismi e le complesse strategie per stabilizzare le nuove genetiche.

1. Scegli i semi

1. scegli i semi

Per ottenere una nuova varietà, avrai bisogno di due ceppi parentali che, combinati tra loro, determineranno le caratteristiche dei discendenti. Pertanto, la scelta dei semi è uno dei passaggi essenziali per il breeding.

Puoi scegliere dei semi regolari in modo casuale ed osservare il risultato (che potrebbe anche essere sorprendente), ma in questo modo non imparerai granché. Ti consigliamo quindi di partire da due varietà che apprezzi particolarmente e che credi possiedano caratteristiche complementari. Selezionando personalmente le varietà, potrai valutare le piante ottenute dall'incrocio, confrontandole con le tue aspettative. Con il passare del tempo, ciò ti aiuterà ad individuare gli abbinamenti più adatti per i tuoi futuri progetti di ibridazione.

Tieni presente che, se vuoi creare una tua varietà personalizzata, dovrai utilizzare semi regolari e non femminizzati. Con i semi di cannabis regolari avrai circa un 50% di probabilità di ottenere piante maschio ed un 50% femmina, mentre con quelli femminizzati otterrai circa un 99,9% piante di sesso femminile, ideali per coltivare cime, ma non adatte per il breeding.

2. Scegli il terriccio

Per le operazioni di ibridazione ti consigliamo di coltivare nel terreno, piuttosto che in un substrato inerte. La potenza e la velocità sono infatti elementi trascurabili, rispetto alla crescita sana e rigogliosa supportata dal terreno. Inoltre, coltivare in terra è più semplice e ti permetterà di imparare nuove abilità nel campo dell'ibridazione.

Come con la normale coltivazione, anche per il breeding è importante utilizzare terriccio di alta qualità. Un substrato ricco di macro e micronutrienti favorirà lo sviluppo delle piante, sopra e sotto la superficie. Se vuoi davvero semplificarti la vita, puoi usare un super soil fatto in casa o acquistato che conterrà tutte le sostanze nutritive necessarie per l'intero ciclo di vita della pianta, eliminando l'incombenza di somministrare concimi.

3. Coltiva i semi e seleziona i ceppi parentali

Dopo aver scelto i semi ed il terriccio, non devi far altro che piantare i semi e coltivare le piante! Se hai deciso di ibridare una nuova varietà, probabilmente avrai già acquisito un po' di esperienza nella coltivazione. In questa sede salteremo dunque le spiegazioni su come si coltiva la cannabis, ma troverai moltissime informazioni al riguardo sul nostro sito.

Quando le piante entrano in fase di fioritura, noterai che alcune possiedono tratti femminili e producono pistilli bianchi sugli internodi, mentre altre sviluppano piccole sacche. Queste ultime sono i maschi.

Ben presto, gli esemplari di sesso maschile rilasceranno il polline e le femmine fecondate inizieranno a produrre semi. Puoi lasciare che ciò accada naturalmente, oppure puoi selezionare gli esemplari migliori ed incrociarli tra loro. Quest'ultima opzione ti permetterà di ottenere una discendenza con tratti di crescita ottimali, inoltre ti aiuterà a perfezionare le tue abilità di breeder, quindi ti consigliamo di fare pratica e sperimentare il più possibile.

In breve, per scegliere i ceppi parentali è sufficiente osservare il modo in cui crescono. Le piante più sane e vigorose produrranno quasi certamente le cime migliori.

Puoi anche prelevare dei cloni e portarli a maturazione, dopodiché dovrai scegliere i ceppi parentali dalla pianta madre che ha prodotto gli esemplari più forti. Questo metodo prolunga di mesi il processo di breeding e, sebbene sia piuttosto efficace, è probabilmente superfluo per chi si cimenta nell'ibridazione per la prima volta.

A meno che le piante non vengano impollinate naturalmente, dovrai separare maschi e femmine subito dopo aver selezionato i ceppi parentali. In caso contrario, gli esemplari verranno fecondati prima ancora che tu possa raccogliere ed utilizzare il polline.

4. Raccogliere il polline della cannabis e fecondare le piante femmina

Quando le piante avranno iniziato a produrre polline, potrai raccoglierlo dagli esemplari di sesso maschile ed usarlo per fecondare le femmine. Le piante femmina saranno pronte per essere impollinate circa due o tre settimane dopo l'inizio della fioritura. A questo punto, i calici saranno aperti, ma ancora ben lontani dal produrre semi di alta qualità.

Se non vuoi impegnarti nella raccolta del polline, puoi semplicemente collocare una pianta maschio in una stanza con alcuni esemplari di sesso femminile e lasciare che la natura faccia il suo corso. La stanza può essere una grow room o un qualsiasi altro ambiente separato. È preferibile sigillare la stanza poiché il polline della cannabis può raggiungere una distanza di 10 chilometri e, in caso di fuoriuscita, potrebbe interferire con altre coltivazioni nelle vicinanze.

Di seguito ti proponiamo tre metodi per raccogliere il polline da applicare sulle femmine. Per la fecondazione, puoi depositare il polline sui fiori femminili utilizzando un semplice pennello. La pianta farà il resto.

Metodo 1: Con uno spazzolino da denti

Quando le sacche polliniche iniziano ad aprirsi, puoi agevolare il rilascio del polline utilizzando uno spazzolino elettrico.

Sistema un foglio di carta forno sotto i fiori, quindi appoggia la testina dello spazzolino elettrico dietro le sacche polliniche. La vibrazione farà uscire il polline dalla sacca, depositandolo sulla carta forno.

A questo punto, potrai utilizzare il polline oppure conservarlo (seguendo un'adeguata procedura).

Metodo 2: Scuotendo i rami

In alternativa, puoi ottenere lo stesso risultato scuotendo i rami della pianta. Individua i rami con le sacche polliniche aperte ed agitali delicatamente sopra un foglio di carta forno. Il polline prelevato potrà poi essere applicato sui fiori delle femmine.

Metodo 3: Con un sacchetto

Questo metodo consiste nell'avvolgere in un sacchetto i rami su cui crescono le sacche polliniche. Il polline che esce dalle sacche si depositerà nel sacchetto e sarà pronto per essere utilizzato.

Se scegli questo metodo, assicurati che il sacchetto sia legato saldamente al ramo, evitando però di danneggiare la pianta.

Come conservare il polline della cannabis

Negli ambienti umidi, il polline della cannabis si deteriora velocemente. Di conseguenza, se non intendi usarlo subito, dovrai inserirlo in un sacchetto e conservarlo insieme a speciali bustine anti-umidità per prolungarne la durata. All'aria aperta, il polline diventa inattivo nel giro di tre giorni.

Conservando il polline in congelatore potrai preservarne l'integrità, mantenendolo al tempo stesso lontano dall'umidità.

5. Disattivare il polline residuo

Dopo aver raccolto il polline necessario per fecondare le femmine, è consigliabile eliminare gli esemplari maschi. Anche se può sembrare crudele, le piante di sesso maschile a questo punto non avranno più alcuna utilità e potrebbero produrre nuovo polline nelle settimane successive, interferendo con le tue operazioni di breeding.

Dopo aver rimosso i maschi, pulisci accuratamente le pareti dell'area di coltivazione con acqua calda e candeggina. In questo modo renderai inattivi gli eventuali residui di polline e l'ambiente sarà sterile e pronto per le coltivazioni successive.

6. Aspetta e poi preleva i semi

Dopo aver fecondato le femmine, dovrai aspettare che producano i semi. Nel frattempo, trattale con il dovuto riguardo! Gli esemplari sani e vigorosi forniranno semi altrettanto vitali.

Di seguito ti spiegheremo come prelevare i semi con le mani o con un apposito macchinario.

Dopo aver raccolto i semi, potrai ancora utilizzare il resto della pianta. Le sue cime saranno meno potenti di quelle di un esemplare non fecondato, ma conterranno comunque cannabinoidi capaci di generare effetti psicoattivi. Puoi utilizzare anche le foglioline resinose e gli scarti del trimming per realizzare burro o olio alla cannabis.

Metodo 1: A mano

La raccolta manuale rappresenta l'opzione migliore per chi effettua operazioni di breeding in ambito domestico. Non devi far altro che essiccare adeguatamente le cime, in modo che diventino friabili. Dopodiché, spezzale con le mani all'interno di un colino o un setaccio. Se le cime sono sufficientemente asciutte, i semi saranno ben visibili e formati e si depositeranno nel colino.

Metodo 2: A macchina

In alternativa, puoi utilizzare un apposito macchinario per la raccolta dei semi di cannabis. Questa soluzione è adatta solo se si hanno grandi quantità di cime da lavorare. In caso contrario, non sarà conveniente investire denaro nell'acquisto del macchinario.

7. Smista i semi

Hai quasi finito! Dopo aver raccolto i semi, dovrai controllarli e smistarli. Questa procedura va eseguita per due motivi. Innanzitutto, devi separare i semi da qualsiasi altro residuo vegetale (pula) per agevolare la conservazione e la germinazione. In secondo luogo (se lo desideri), puoi separare i semi più piccoli e leggeri (peggiori) da quelli grandi e pesanti (migliori).

Metodo 1: Con un vassoio e una ventola

Il metodo del vassoio e della ventola è molto semplice ed utile per smistare i semi. Sistema i semi sul vassoio e lascia che una ventola soffi aria su di essi. In questo modo, la pula e i residui vegetali più leggeri voleranno lontano, lasciando i semi puliti. Se la ventola è abbastanza potente da spostare i semi, può anche aiutarti a separare i più leggeri da quelli pesanti, agevolando la scelta dei semi migliori da far germogliare.

Metodo 2: Con un aspiratore/separatore di semi

Questo dispositivo può essere realizzato in casa o acquistato online. Si tratta di un macchinario in grado di aspirare la pula ed i semi più leggeri, separandoli da quelli pesanti. Può rivelarsi molto utile, ma tutto dipende dalla quantità di semi da smistare.

Metodo 3: Con una piattaforma vibrante

La piattaforma vibrante è dotata di un setaccio. Sistema i semi su di esso ed avvia la macchina. Lo sfregamento ripetuto rimuoverà la pula dai semi, lasciandola cadere attraverso i fori. In superficie resteranno solo i semi puliti.

8. Conservare i semi

Conservati correttamente, i semi di cannabis possono restare vitali per anni. Come molti altri materiali organici, vanno tenuti in luogo asciutto, fresco e buio. Tieni presente che l'umidità può stimolare la germinazione. Di conseguenza, conservando i semi in un ambiente umido, potresti ritrovarli aperti ed inutilizzabili.

9. Controlla il tasso di germinazione

Ti consigliamo di controllare il tasso di germinazione dei semi raccolti, in modo da valutarne la qualità. Sapere che i semi germoglieranno sarà un vero sollievo!

Per testare il tasso di germinazione, devi piantare un certo numero di semi in condizioni ambientali ottimali. Dopodiché, dovrai considerare il numero dei semi germogliati come la percentuale di tutti i semi piantati. Questo sarà il tuo tasso di germinazione.

Ad esempio, se pianti 10 semi e solo 7 germogliano, potrai stimare un tasso di germinazione pari al 70%. Maggiore è il numero di semi testati, più accurata sarà la stima.

10. Documenta tutto

Per finire, è importante etichettare e documentare tutto. Assicurati di annotare con chiarezza i ceppi parentali di ciascun seme, il giorno in cui hai eseguito la raccolta e così via. Il processo di breeding non consiste semplicemente nell'ottenere una manciata di semi. In molti casi, i semi saranno coltivati e successivamente utilizzati per nuovi progetti di ibridazione. Anche se decidi di coltivarli solo per fumare i fiori delle piante femmina, ti sarà utile conoscere quale incrocio ha dato origine a quel determinato esemplare.

Se non registri i tuoi risultati, non saprai mai quale combinazione ha funzionato e quale no ed eseguirai ogni ulteriore tentativo in modo pressoché casuale.

Tecniche di ibridazione più avanzate

10. documenta tutto

Fino ad ora abbiamo descritto i metodi più semplici per chi ha poca esperienza con il breeding. Tuttavia, esistono delle tecniche più avanzate che possono risultare utili in alcune situazioni e ti aiuteranno a migliorare le tue abilità.

Autofecondazione

Se vuoi mantenere l'esatto patrimonio genetico di una singola pianta, puoi adottare una tecnica chiamata autofecondazione.

L'autofecondazione consiste nel sottoporre a stress una pianta femmina in modo che sviluppi tratti ermafroditi. L'esemplare svilupperà quindi anche gli organi sessuali maschili e il polline e sarà in grado di autofecondarsi.

Utilizzando questo metodo, i discendenti saranno pressoché identici alla pianta madre e sarà possibile prevedere con precisione le loro caratteristiche.

Reincrocio

Il reincrocio consiste nel fecondare una pianta con il polline di un clone o un ceppo parentale. Non viene quindi aggiunto nessun altro patrimonio genetico. Generazione dopo generazione, questo metodo contribuirà a stabilizzare i tratti genetici della varietà e ti permetterà di conoscere in anticipo le caratteristiche dei semi futuri.

Ottenere ibridi F1

Gli ibridi F1 rappresentano la prima generazione nata da due linee consanguinee. Può essere piuttosto complicato ottenere piante F1 stabili e con caratteristiche prevedibili. Tuttavia, i veri ibridi F1 esibiscono una crescita sana e vigorosa e tendono a fornire prestazioni superiori rispetto ad altri semi di cannabis.

Per creare ibridi F1 serve tempo ed esperienza, poiché è necessario utilizzare due ceppi parentali estremamente stabili.

Ibridazione della cannabis: Con un po' di pratica si può raggiungere la perfezione

Ottenere ibridi f1

Creare nuove varietà di cannabis è un'attività impegnativa. Incrociare due piante tra loro non è particolarmente complicato, ma le operazioni successive richiedono tempo e dedizione. I nuovi semi non costituiscono di per sé una nuova varietà e, senza un'adeguata stabilizzazione, perderanno ogni loro caratteristica nel giro di qualche generazione. Quindi, ogni processo di breeding richiede letteralmente anni.

Ma resta comunque un'attività divertente ed appagante. Man mano che acquisirai esperienza, sarà sempre più facile individuare le combinazioni ottimali ed ottenere risultati migliori di volta in volta!

Max Sargent
Max Sargent

Max si è ormai specializzato da diversi anni nella scrittura di articoli su cannabis e sostanze psichedeliche. Con la forte convinzione che un atteggiamento aperto ed onesto nei confronti delle droghe e della politica antidroga possa migliorare la vita di molti, cerca di offrire opinioni approfondite e razionali sull'argomento.