Come e quando trapiantare le piante di cannabis


Come e quando trapiantare le piante di cannabis
Max Sargent

Padroneggiare l'arte del trapianto di cannabis è un must per tutti i coltivatori di cannabis. Sebbene sia un'abilità essenziale, è piuttosto semplice da fare. In questo articolo ti diremo quando, come e perché trapiantare e ti forniremo una guida passo passo per rendere il processo semplice e proficuo.

In quasi tutte le coltivazioni di cannabis, le piante devono essere spostate almeno una volta da un vaso piccolo ad uno più grande. Questo passaggio è noto come trapianto ed è un aspetto della coltivazione della cannabis che tutti dovremmo conoscere e padroneggiare.

Oltre a spiegarti cos'è il trapianto, in questo articolo ti diremo quando e perché farlo e ti sveleremo alcuni trucchi per rinvasare la cannabis con successo.

Cosa significa trapiantare la cannabis?

Come e quando trapiantare le piante di cannabis

Trapiantare significa trasferire una pianta in un nuovo vaso, normalmente da uno piccolo ad uno grande. Le piante di cannabis richiedono quasi sempre un trapianto, soprattutto quando arriva il momento di spostare le giovani piantine in una “casa” più confortevole per farle maturare al meglio. Tuttavia, il trapianto può avvenire anche in altri momenti. Ad esempio, molti coltivatori fanno germinare e crescere le piantine di cannabis indoor per poi trasferirle in uno spazio outdoor, dove continueranno a crescere fino al raccolto (ne parleremo più avanti).

Al momento di trapiantare, considera bene il tipo di vaso che userai (ammesso che sia un vaso e non un giardino). Le piante di cannabis hanno delle esigenze ben precise e i vasi in tessuto si prestano meglio alle loro necessità, garantendo una maggiore aerazione delle radici ed un miglior drenaggio.

Perché dovresti trapiantare una pianta di cannabis?

Come e quando trapiantare le piante di cannabis

Esistono diversi motivi per trapiantare una pianta, ma il motivo principale è aiutarla a sviluppare un apparato radicale sano. Innanzitutto, i semi di cannabis dovrebbero essere fatti germinare in vasi di piccole dimensioni per proteggere e controllare meglio le loro giovani radici. Uno spazio più piccolo consente un maggiore controllo dell'ambiente radicale e mitiga il rischio di affogare le radici. Inoltre, la germinazione in piccoli vasi consente di avere piccole piante che occupano molto meno spazio per m² (richiedendo di conseguenza meno luce di quanta potrebbero necessitare se piantate direttamente nei loro vasi finali).

Tuttavia, una volta che queste piante iniziano a crescere, i loro apparati radicali avranno bisogno di maggiori quantità di spazio e nutrienti. Per consentire ad una piantina di diventare grande e forte dopo essere spuntata dalla terra, dovremo fornirle sufficiente spazio dove allungare le sue radici. Senza questo spazio, le radici si aggroviglieranno formando una matassa compatta (un fenomeno conosciuto come “root bound”). In questi casi, le piante avranno difficoltà a crescere ed il loro peso finirà per sbilanciare i vasi troppo piccoli, facendoli cadere.

Un altro motivo per trapiantare potrebbe essere quello di acclimatare le piante prima di essere trasferite all'aria aperta. Molti coltivatori iniziano a coltivare indoor e dopo qualche settimana spostano le loro giovani piante all'aperto per il resto del loro ciclo di crescita (una volta che il clima lo consenta). Inoltre, il trapianto può anche evitare che le piante si ammalino in caso di irrigazioni eccessive o problemi legati al substrato.

Quando si deve trapiantare una pianta di cannabis?

Come e quando trapiantare le piante di cannabis

Sebbene alcuni coltivatori siano soliti trapiantare più volte durante il ciclo di crescita delle piante, c'è un momento molto importante in cui tutti i coltivatori di marijuana dovrebbero rinvasare: quando le piante passano dallo stadio di plantula alla fase vegetativa.

Lo stadio di plantula dura circa 2 o 3 settimane ed inizia non appena il primo germoglio verde emerge dal terreno. Nel caso dei semi autofiorenti le cose cambiano leggermente, ma ne parleremo più avanti. Ti consigliamo di trapiantare le tue giovani piante verso la fine del loro stadio di plantula, quando avranno circa 4 serie di foglie vere.

Non è necessario un tempismo perfetto, in quanto avrai un buon margine di tempo per effettuare il trapianto. La chiave è assicurarsi che non sia né troppo presto da danneggiare le radici di una giovane piantina trapiantandola in un vaso troppo grande, né troppo tardi da ritrovarsi con una matassa di radici dura come la roccia che dovrai separare prima di trapiantare. Generalmente, se una pianta inizia ad avere una dimensione superiore a quella del suo vaso, probabilmente è il momento buono per trapiantarla.

Alcuni coltivatori preferiscono aumentare in modo incrementale le dimensioni dei vasi, piuttosto che spostare le piante direttamente dal vaso di germinazione al vaso finale.

Altri fattori che indicano quando trapiantare sono:

  • Velocità di crescita: Se una pianta cresce molto velocemente, meglio trapiantarla prima che diventi troppo grande per il suo vaso. Alcune piante crescono visibilmente durante la notte. Se questo fosse il tuo caso, procurati dei vasi più grandi per accogliere le loro radici.
  • Sviluppo delle radici: Se vedi qualche radice (o anche solo un fittone) che emerge dal fondo del vaso, allora è sicuramente il momento di passare ad un vaso più grande.
  • Problemi di irrigazione: Il suolo trattiene l'acqua a cui attingono le piante per idratarsi. Se il terreno si asciuga troppo velocemente, vuol dire che c'è poca terra e troppe radici e le piante hanno bisogno di più spazio.

Quando si può trapiantare outdoor una pianta di cannabis?

Le piante che completano il loro ciclo di crescita all'aria aperta vengono spesso coltivate indoor nei loro primi istanti di vita. Ad un certo punto, vengono trasferite outdoor in vasi o direttamente in aiuole rialzate. Di solito, questo accade all'inizio della primavera, dopo l'ultima gelata. Le plantule e le giovani piante sono particolarmente sensibili alle ondate di freddo e possono morire.

Iniziando la loro vita in casa, le piante si abituano a condizioni ambientali calde e quasi perfette (a seconda di come vengono coltivate). Il trapianto all'aria aperta dopo questo periodo può essere uno shock per molte di loro. Pertanto, è importante acclimatarle e rafforzarle prima di trasferirle definitivamente outdoor.

Per rafforzare una pianta, devi acclimatarla gradualmente al suo nuovo ambiente. Quindi, inizialmente, la lascerai all'aria aperta per un massimo di 1–2 ore, aumentando progressivamente i tempi di permanenza durante 2–3 settimane fino a quando non si sarà acclimatata alla luce solare (in particolare ai raggi UVA e UVB). Se poi dovesse fare ancora molto freddo di notte, ritirala in casa la sera.

Dopo alcune settimane, le piante dovrebbero essersi acclimatate riuscendo a sopravvivere alle condizioni outdoor. Anatomicamente, l'acclimatamento fa sì che le piante diventino più spesse e forti, con foglie più cerose. Questi cambiamenti le rendono più resistenti all'umidità, al freddo e al vento.

Si può trapiantare la cannabis in piena fioritura?

In genere, è sconsigliato trapiantare le piante di cannabis durante la fase di fioritura. Questo perché la maggior parte della loro energia viene usata per la formazione delle cime. Quindi, se danneggi le loro radici (e capita spesso quando si trapianta), le rese finali potrebbero risentirne.

Una volta che inizia a fiorire, una pianta non riesce più a riprendersi dai danni con la stessa velocità con cui faceva in fase vegetativa. Causare un danno ad una pianta in fioritura può avere un impatto negativo sulle rese finali. Detto questo, non è consigliabile trapiantare una pianta di marijuana in fioritura a meno che non sia necessario per un particolare motivo (ad esempio, un substrato saturo d'acqua per un'irrigazione eccessiva).

Qual è il momento migliore per trapiantare la cannabis: Giorno o notte?

Presumibilmente, è meglio trapiantare nei momenti in cui le piante non sono esposte alla luce solare diretta. Pertanto, consigliano le giornate o serate nuvolose. Tuttavia, siccome non puoi sapere quando ci saranno delle giornate nuvolose, la soluzione migliore è aspettare fino a sera e poi procedere al trapianto. In questo modo, le piante avranno tutta la notte per ambientarsi prima di riprendere la fotosintesi al mattino.

Le varietà autofiorenti possono essere trapiantate?

Qual è il momento migliore per trapiantare la cannabis: giorno o notte?

Il trapianto di varietà autofiorenti comporta alcune difficoltà e, di solito, è meglio evitarlo. Il motivo è che le autofiorenti iniziano a fiorire dopo circa 3–4 settimane dalla germinazione, il che dà loro poco tempo per riprendersi da eventuali danni in fase vegetativa. Quindi, se danneggi un'autofiorente durante il trapianto, potresti compromettere permanentemente la sua crescita e, quindi, le rese finali.

Pertanto, considera di piantare le autofiorenti direttamente nei loro vasi finali. Se invece preferisci trapiantarle almeno una volta, fallo presto e con estrema attenzione.

Come trapiantare le piante di cannabis

Adesso che sai di cosa si tratta, è tempo di scoprire come eseguire correttamente un trapianto.

Di per sé, non è un processo molto difficile, ma vale la pena procedere con attenzione, poiché può avere importanti conseguenze. Se lo fai bene, avrai piante felici disposte a produrre cime grasse e sane. Se sbagli, rischierai di danneggiare in modo permanente le piante riducendo le rese finali.

Di quanto spazio ha bisogno una pianta di cannabis?

Di quanto spazio ha bisogno una pianta di cannabis?

Questo può variare a seconda della genetica delle piante. Normalmente, le sativa apprezzano gli spazi più ampi dove allungarsi, mentre le indica tendono a rimanere più compatte.

I vasi finali non dovrebbero avere una capienza inferiore a 10 litri (la più usata per piccole coltivazioni indoor ed autofiorenti). Se coltivi outdoor, i vasi possono essere molto più grandi. Alcuni coltivatori optano per vasi da 25 litri o più, ma li consigliamo solo se vuoi ottenere delle piante mostruose!

Non esagerare, però. Un vaso più grande ha anche bisogno di più spazio e, se non è necessario, aumenta solo il rischio di problemi come il marciume radicale.

Trapianto di cannabis: Passo dopo passo

Di seguito troverai le istruzioni dettagliate per trapiantare correttamente la cannabis.

Strumenti

Procedimento

  1. Bagna il substrato due giorni prima del trapianto. Il terreno umido (ma non zuppo) aiuta le radici a separarsi.
  2. Lavati le mani o indossa dei guanti. Devi evitare di trasmettere agenti patogeni dalle tue mani alle radici/terreno.
  3. Riempi il nuovo vaso con la terra. Non riempirlo fino all'orlo e lascia la terra piuttosto ariosa, senza compattarla eccessivamente. Il terreno troppo pressato trattiene troppa acqua e poca aria creando problemi alle radici.
  4. Scava un buco nel mezzo del terreno in cui trasferirai le radici della tua pianta di cannabis.
  5. Massaggia i lati del vecchio vaso contenente la pianta per ammorbidire il terreno.
  6. Capovolgi il vaso con la mano sopra il terreno e il gambo della pianta tra due dita. Scrolla delicatamente il vaso (tenendo sempre il gambo tra le dita) fino a quando non usciranno le radici.
  7. Se le radici sono molto dense e compatte, allentale un po' (ma sarebbe meglio non toccarle).
  8. Posiziona immediatamente la pianta nel buco.
  9. Copri con un po' di terra e premi leggermente. Il terreno sopra le radici non dev'essere troppo compatto, ma una leggera pressione aiuterà la pianta ad assestarsi.
  10. Annaffia generosamente. Questo passaggio completerà il processo.

Si può trapiantare una pianta di cannabis più in profondità?

Se stai trapiantando una pianta perché si è allungata troppo, potresti seppellirla un po' più in profondità nel terreno per dare al gambo più sostegno. Oppure, le tue piante di cannabis sono diventate semplicemente troppo grandi per lo spazio di coltivazione e seppellirle più in profondità può aiutare a ridurre le altezze.

Infatti, anche se una pianta non si è allungata eccessivamente, il trapianto in profondità può rivelarsi comunque una buona idea. Il maggiore supporto aiuta i gambi giovani e deboli a diventare più duri e robusti, impedendo loro di cadere spezzandosi.

In ogni caso, fornendo alle piante un'adeguata quantità di luce e scegliendo genetiche di dimensioni più contenute, eviterai di ritrovarti con piante troppo lunghe e snelle.

Grazie al trapianto, le piante diventano più grandi e di migliore qualità

Trapianto di cannabis: passo dopo passo

A meno che non lavoriate con le autofiorenti, il trapianto è quasi essenziale quando si coltiva la cannabis. Farlo bene porterà a piante più grandi e sane, in grado di produrre raccolti molto abbondanti.

Nella maggior parte dei casi, le piante hanno la capacità di riprendersi facilmente dai piccoli sbagli (a meno che tu non faccia un vero disastro mutilando i loro sistemi radicali). Se sai di aver fatto un piccolo danno durante il trapianto di una pianta fotoperiodica, prolunga la sua fase vegetativa di una o due settimane per darle il tempo di riprendersi. In questo modo, non perderai la possibilità di ottenere un raccolto mostruoso! Con le autofiorenti è meglio semplificarsi la vita ed evitare del tutto il trapianto!

Imparare ed amare il trapianto è una delle abilità più importanti per ogni coltivatore di cannabis che si rispetti. Provaci anche tu ed impara a padroneggiarlo!

Max Sargent
Max Sargent

Max si è ormai specializzato da diversi anni nella scrittura di articoli su cannabis e sostanze psichedeliche. Con la forte convinzione che un atteggiamento aperto ed onesto nei confronti delle droghe e della politica antidroga possa migliorare la vita di molti, cerca di offrire opinioni approfondite e razionali sull'argomento.