Coltivazione di Cannabis Idroponica: Guida per Principianti


Coltivazione di Cannabis Idroponica: Guida per Principianti
Max Sargent

Anche se non coltivi erba, da qualche parte avrai già sentito parlare di coltivazione idroponica. Questo termine si riferisce in realtà ad un sistema utilizzato in molte colture, inclusa, ma non solo, quella della cannabis. Ti mostreremo come coltivare marijuana in modo idroponico e ti elencheremo i pro e i contro di ciascun sistema.

L’uomo coltiva piante di cannabis in terreni fertili da secoli, ma gran parte dei moderni giardinieri ed agricoltori sono passati ai sistemi idroponici. Che stiano coltivando frutta e verdura o deliziose cime di marijuana, molti ritengono che le piante coltivate in modo idroponico crescano molto meglio rispetto alle loro controparti coltivate in terra.

Ci sono molti modi per condurre una coltivazione idroponica ed è importante tenere a mente tutti i fattori di ciascun processo per ottenere i migliori risultati. In questo articolo esamineremo ogni possibile approccio all’idroponica, inclusi i diversi potenziali substrati, i metodi di irrigazione e i sistemi di concimazione. Per concludere, ti suggeriremo anche alcune delle migliori varietà da coltivare nel tuo nuovo impianto idroponico.

Cos’è la Cannabis Idroponica?

Probabilmente, hai già intuito qualcosa leggendo l’introduzione, ma addentriamoci di più nella questione per definirla con maggiore chiarezza.

Essenzialmente, la marijuana idroponica è qualsiasi pianta di cannabis coltivata senza l’uso della terra, con le radici (normalmente) sospese in un altro substrato e concimate con una soluzione nutritiva. A seconda del metodo utilizzato, l'aspetto può cambiare da un modello all'altro, ma ne parleremo più dettagliatamente in seguito.

Le Origini della Coltivazione Idroponica

Coltivazione di cannabis idroponica: guida per principianti

Potresti rimanere sorpreso di sapere che la coltivazione idroponica è una pratica che risale a migliaia di anni fa.

Secondo alcune teorie, non ancora confermate, i giardini pensili di Babilonia facevano ampio uso di sistemi idroponici già 2.500 anni fa. Queste colture fiorivano in una regione molto arida ed il fiume Eufrate aveva la funzione di alimentare un sistema di irrigazione a goccia, che scorreva dal basso, nutrendo le radici di tutte le piante.

Più tardi, sul lago Texcoco, si narra che gli aztechi coltivassero su zattere galleggianti. Uno strato superficiale di terra avrebbe sostenuto le piante, mentre le radici crescevano attraverso la zattera a contatto con il lago sottostante.

Nel 1699, John Woodward scoprì che le piante di mentastro verde crescevano più rapidamente in una fonte d’acqua mista a terra.

Perché Scegliere l’Idroponica per Coltivare Cannabis?

Perché qualcuno dovrebbe scegliere di coltivare la propria erba in questo modo? Cosa offrono i sistemi idroponici che un normale appezzamento di terra non possa offrire? A quanto pare, hanno alcuni importanti vantaggi rispetto alla tradizionale terra, ma possono anche presentare alcuni specifici problemi.

Vantaggi di Coltivare Marijuana in Modo Idroponico

Uno dei principali vantaggi di questi metodi, come molti coltivatori idroponici ti confermeranno, è il controllo sulla nutrizione delle piante. Alcuni esemplari di cannabis potrebbero richiedere equilibri nutritivi leggermente diversi mentre crescono e potresti non riuscire a soddisfarli se stai coltivando in terra.

Tuttavia, in un sistema idroponico, puoi facilmente regolare l’equilibrio dei nutrienti nella tua soluzione acquosa (a base di acqua) e le tue piante riprenderanno a crescere in modo ottimale.

Questi vantaggi si riflettono anche sul pH, poiché potrai regolarlo e bilanciarlo in modo molto più accurato rispetto ad una coltura in terra. Applicando tempestivamente qualsiasi regolazione, garantirai alle tue piante un ciclo di vita più stabile e senza quasi interruzioni.

E a proposito di interruzioni, la mancanza di terra significa che non dovrai affrontare un’ampia varietà di parassiti che altrimenti sarebbero d’intralcio, assicurando alle piante una crescita sana e forte fino al raccolto.

Senza terra, le radici delle tue piante avranno anche un accesso più facile ai nutrienti, il che significa che verranno assorbiti molto meglio e le parti non assimilate verranno comunque utilizzate in un secondo momento.

Il processo di crescita è anche molto meno disordinato, poiché la terra può sporcare entrando nelle fessure più piccole e macchiando i vestiti, mentre i substrati alternativi di cui parleremo più avanti sono molto più facili da gestire.

Puoi anche riconsiderare il modo in cui stai utilizzando il tuo spazio di coltivazione, poiché l’idroponica ti consente di posizionare le piante molto più vicine l’una all’altra. A condizione che tu possa permetterti di prenderti cura di più piante, questo consente un sistema molto più efficiente.

Con tutti questi fattori in gioco, la tua pianta non solo potrà crescere più velocemente, ma sarà anche più sana. A sua volta, diventerà più grande e finirà per produrre molto di più rispetto ad una pianta coltivata in terra.

Tutti i vantaggi in sintesi:

• Maggiore controllo su nutrizione e pH
• Ciclo di vita potenzialmente più breve (nessuna perdita di tempo)
• Minori rischi di parassiti
• Spazi sfruttati al meglio
• Meno disordinato
• Rese potenzialmente superiori

Svantaggi di Coltivare Marijuana in Modo Idroponico

I vantaggi appena elencati valgono solo se ti prenderai cura delle tue piante nel migliore dei modi. Siamo sicuri che lo farai, ma vale la pena considerare anche gli errori che potrebbero sorgere durante il processo e che incideranno sulle piante in modo molto più drammatico di quanto non accada nelle colture in terra.

Poiché l’assimilazione di nutrienti è così diretta, un equilibrio instabile avrà un effetto quasi immediato sulle piante. E poiché i problemi si verificano così rapidamente, sono anche più difficili da correggere e, quindi, il rischio di uccidere le piante è considerevolmente maggiore.

Dovrai fare anche molta attenzione al tuo alimentatore di energia elettrica, il che significa che avrai bisogno di un “piano B” da attivare immediatamente in caso di interruzione di corrente. Poiché le piante ricevono acqua tramite un sistema di pompe elettriche, come spiegheremo in seguito, una perdita di elettricità interromperà subito l’accesso all’acqua. In questa situazione, senza un piano alternativo d'emergenza, le piante potrebbero morire in poche ore.

Mantenere la giusta temperatura sarà ancora più importante del solito, con temperature ideali comprese tra 20 e 25ºC. Puoi anche spingerti fino a 28ºC prima di andare incontro a problemi, ma la tua pianta si stresserà da quel punto in poi, finendo per morire se lo spazio di coltivazione dovesse raggiungere i 35ºC.

Invece di morire a causa di un danno fisico, la pianta morirà a queste temperature perché il suo apparato radicale non sarà più in grado di elaborare l’ossigeno nell’acqua.

Ed anche se fossi in grado di gestire questa situazione, dovrai comunque considerare gli investimenti necessari affinché il tuo impianto idroponico possa dare i migliori risultati. Questo tipo di sistemi di coltivazione può costare centinaia o migliaia di euro (a seconda delle dimensioni del tuo spazio) e comportare costi di manutenzione sempre più alti.

Certo, verrai ripagato dei soldi spesi sotto forma di raccolti eccezionali, ma è difficile ignorare le bollette che arrivano prima del giorno del raccolto.

Infine, oltre a sostenere queste spese, dovrai anche tenere a mente il rischio intrinseco nel tenere l’acqua e le potenti attrezzature elettriche nella stessa stanza. Certo, la pompa elettrica dell’acqua sarà impermeabile, ma devi anche considerare le lampade o qualsiasi sistema di ventilazione e riscaldamento presente nella stanza.

In caso di fuoriuscita di acqua, alcune apparecchiature, se non tutte, potrebbero danneggiarsi. Peggio ancora, se non hai lampade di scorta o se l’intero sistema di alimentazione è compromesso, sarà molto difficile salvare le piante.

Tutti gli svantaggi in sintesi:

• I problemi legati a nutrienti o pH sono più gravi e difficili da risolvere
• Tutto l'impianto fa affidamento sul sistema di alimentazione e pompaggio
• La temperatura dev’essere mantenuta entro determinati parametri
• Installazione più costosa rispetto alla coltivazione in terra
• Acqua ed elettricità insieme sono un rischio per la sicurezza

La Marijuana Idroponica È Più Forte?

Una volta valutati i pro e i contro, molti di voi probabilmente si staranno chiedendo se la qualità delle cime possa, sotto certi aspetti, riflettere il maggiore sforzo intrapreso. In altre parole, le cime di una marijuana coltivata idroponicamente sono più forti?

Ebbene, in un certo senso, sì. Se riesci a gestire tutto correttamente e raggiungi il giorno del raccolto senza interruzioni, la tua pianta dovrebbe essere considerevolmente più grande e, potenzialmente, più sana di una pianta coltivata in terra. Il fatto che sia più sana è un ottimo indicatore che il suo contenuto di THC tenderà verso l’estremità superiore della sua scala di potenza.

Detto questo, la coltivazione idroponica non garantisce automaticamente che le tue piante avranno un livello di THC superiore al loro abituale limite massimo.

Scegliere un Substrato di Coltura per la Marijuana Idroponica

La marijuana idroponica è più forte?

Anche se non stai usando del terriccio, avrai comunque bisogno di una sorta di substrato in cui far crescere le radici delle piante. La tua soluzione di acqua e fertilizzanti garantirà l’apporto di sostanze nutritive, ma il substrato continuerà a svolgere un ruolo chiave nel supportare il sistema radicale.

Alcuni substrati sono più adatti per determinati sistemi idroponici, con alcune differenze da prendere in considerazione prima di avviare la coltura. Qui di seguito sono riportati alcuni dei substrati idroponici più popolari utilizzati dai coltivatori di cannabis.

Argilla Espansa

Le palline di argilla espansa sono modellate in modo tale da potersi sostenere una con l'altra quando usate come substrato. Inoltre, sono anche abbastanza grandi e robuste da supportare un apparato radicale, rendendole una scelta particolarmente popolare tra i coltivatori idroponici. Quando vengono collocate in appositi vasi a rete per l’idroponica (di solito in plastica) e non sono troppo ammucchiate tra di loro, le palline di argilla assicurando una base affidabile per le piante.

Inoltre, assicurati che abbiano il pH perfetto per la crescita della cannabis che, nelle colture idroponiche, è compreso tra 5,5 e 6,5. Ovviamente, l’argilla dev’essere trattata per soddisfare questo requisito, ma alcune confezioni di argilla espansa sono già adattate a queste condizioni.

Lana di Roccia

La lana di roccia, come spiega il nome, è una sorta di roccia vulcanica a cui viene data una consistenza simile alla lana. Grazie a queste particolari proprietà, la lana di roccia trattiene molto bene l’acqua, un aspetto molto importante per la salute dell’apparato radicale.

Il materiale poroso, ma solido, offre anche un eccellente supporto per le piante, adattandosi bene ai sistemi idroponici a secchio e dando risultati altrettanto buoni sopra serbatoi e depositi.

Perlite

Come la lana di roccia, la perlite proviene da materiale vulcanico. Tuttavia, non si tratta di roccia, bensì di vetro. Viene usata soprattutto per la sua capacità di aumentare l’aerazione, ma offre anche una buona ritenzione idrica ed una forte base di supporto.

Anche chi coltiva in terra è solito usarla per dare alle radici più spazio per respirare e quando viene usata da sola è altrettanto efficace, se non addirittura di più.

Fibra di Cocco

Infine, se desideri un substrato più sostenibile e biodegradabile, la fibra di cocco sarà la tua migliore opzione. È realizzata con le fibre dei gusci di cocco e la consistenza e la tessitura consentono un’eccellente aerazione ed un'ottima ritenzione idrica.

Contiene anche alcuni ormoni noti per stimolare le piante di cannabis, tanto da essere in grado di proteggere una pianta di cannabis da infezioni che, altrimenti, potrebbero arrestare la sua crescita o ucciderla.

Guida alla Coltivazione Idroponica: Passo a Passo

Fibra di cocco

Oltre ad avere un'ampia scelta di substrati, esistono anche diversi impianti di coltivazione idroponica che puoi usare nelle tue colture. Ognuno ha i suoi vantaggi e svantaggi e li elencheremo tutti nel dettaglio qui di seguito.

Sistema di Irrigazione a Goccia

Inizieremo con uno dei sistemi più popolari tra i coltivatori idroponici: l’irrigazione a goccia. Come suggerisce il nome, si tratta di alimentare le piante con una soluzione nutritiva applicata dall’alto verso il basso tramite un sistema di gocciolamento ad intervalli regolari.

Questi impianti funzionano tramite una rete di tubi che vanno dal serbatoio alla zona circostante alle piante. Questi tubi fanno scorrere la soluzione nutritiva fino a dei gocciolatori situati sotto il substrato, vicino alle radici delle piante. Ad intervalli regolari, durante tutto il giorno, questi gocciolatori rilasciano gocce di soluzione nel substrato di coltura affinché le radici possano respirare, concimandole ad un ritmo regolare ed uniforme.

Strumenti Necessari

Oltre ad essere uno dei sistemi più diffusi, l’irrigazione a goccia è anche abbastanza facile da configurare, richiedendo solo pochi materiali. La tua lista della spesa sarà questa:

• Tubo in polietilene da 1,25cm (per la linea di concimazione principale) con tappo all’estremità
• Tubi in polietilene da 0,635cm (per le linee di concimazione divergenti)
• Connettori a perforazione con morsetto (per mettere in collegamento le linee divergenti con la rete principale)
• Un grande deposito di plastica opaca (da usare come serbatoio, di circa 200 litri)
• Pompa d’acqua ad immersione in grado di processare almeno 1.135 litri all’ora.
• Termometro digitale (per monitorare la temperatura del serbatoio)
• Pompa d’aria con pietre porose e tubi (per mantenere l’acqua ossigenata)
• Gocciolatori in linea (2–4 per pianta per distribuire l’acqua in tutto il vaso)
• Gocciolatori terminali (2 per pianta all'estremità delle linee divergenti per far gocciolare l’acqua con regolarità)
• Trapano con punta da 2cm (per creare i fori necessari nel serbatoio)
• Vassoio di grandi dimensioni (per catturare la soluzione nutritiva in eccesso dal fondo dei vasi a rete)
• Timer (per assicurarsi che la pompa funzioni quando necessario)

Sistema di irrigazione a goccia

Guida Passo a Passo

Potresti metterci più di mezza giornata a procurarti tutta l’attrezzatura. Inoltre, prima di procedere, vale la pena notare che il serbatoio dovrebbe trovarsi nelle immediate vicinanze dell’armadio di coltivazione e non dentro.

1. Innanzitutto, pratica un foro di un paio di centimetri sotto il coperchio del serbatoio in plastica. Ciò consentirà il passaggio della linea principale dell’acqua dall’interno all’esterno.

2. Posiziona la pompa dell’acqua nel serbatoio collegandola alla linea principale dell’acqua, insieme ad una pietra porosa attaccata alla linea della pompa dell’aria e la sonda del termometro digitale. Quindi, pratica un foro nel coperchio del secchio che sia abbastanza grande da far passare i tubi della pompa dell’aria e la sonda del termometro. Ovviamente, la pompa dell’aria e il termometro saranno situati fuori dal secchio.

3. Passa la linea principale dell’acqua attraverso il foro sul lato superiore del secchio, consentendo alla linea principale di scendere lentamente e stabilizzarsi a pochi centimetri sopra i vasi. In questo processo, dovresti tagliare un piccolo foro nel tuo armadio di coltivazione per far passare la linea e permetterle di districarsi lungo tutta la superficie dell’armadio e tra le piante.

A lungo termine, questo accorgimento porterà ad una distribuzione più uniforme ed omogenea. Dopo aver misurato e tagliato la linea principale, collega il tappo alla sua estremità per aumentare la pressione.

4. Attacca i connettori a perforazione con morsetto lungo la linea principale, posizionandoli in modo che ce ne siano due per alimentare ciascuna delle piante. Assicurati di puntare anche questi nella giusta direzione.

5. Misura e taglia le lunghezze delle linee di irrigazione divergenti più piccole, assicurandoti che siano abbastanza lunghe da girare attorno al lato inferiore delle piante.

6. Collegalo al primo connettore a perforazione con morsetto e posizionalo sul terreno di coltura fissandolo ad un gocciolatore in linea. Attacca una lunghezza uguale di linea divergente all’altra estremità del gocciolatore e collega quell’estremità ad un gocciolatore terminale bucherellato.

7. Ripeti questo processo con il secondo connettore, facendo passare le linee, il gocciolatore in linea e il gocciolatore terminale su qualsiasi area delle radici non raggiunta dalla prima configurazione. Se la configurazione della prima linea gira attorno alle sezioni della radice interna, più vicino alla pianta, fai in modo che la seconda configurazione si estenda attorno ad essa, coprendo la sezione esterna e garantendo il pieno apporto di nutrienti.

8. Ripeti questo processo di connessione con tutte le altre piante nel tuo spazio di coltivazione.

9. Personalizza il tuo vassoio per consentire il drenaggio dei nutrienti e posizionalo sotto i vasi a rete. Assicurati di avere anche un secchio o un altro contenitore in cui scaricare la soluzione inutilizzata. A questo punto, sarai tu a decidere se buttare via quella soluzione (riducendo al minimo i rischi) o riciclarla in modo che le piante possano provare ad usarla di nuovo (massimizzando l’efficienza).

10. Adesso, avvia la pompa dell’acqua ed impostala con il timer affinché possa funzionare ad intervalli regolari. Quindi, rimettila nel secchio, accendi il termometro e la pompa dell’aria, chiudi il coperchio e lascia che il tuo nuovo sistema di irrigazione a goccia inizi a funzionare a pieno ritmo!

Vantaggi e Svantaggi di un Sistema di Irrigazione a Goccia

Vantaggi:

• Uso efficiente di acqua ed energia
• Poca manutenzione
• Semplice
• Non troppo costoso
• Popolare (ne sentirai parlare molto nei forum di coltivatori di cannabis)

Svantaggi:

• I gocciolatori possono otturarsi nel tempo se l’acqua ha un contenuto di ferro più alto del normale
• Sono necessari controlli di manutenzione regolari
• I parassiti possono rosicchiare le tue linee

Tecnica della Pellicola Nutritiva (NFT)

Forse altrettanto popolare tra i coltivatori idroponici, se non di più, la tecnica della pellicola nutritiva (NFT) è tra i sistemi più efficienti ed efficaci finora disponibili. Solo le punte delle radici toccheranno le sostanze nutritive, ma riceveranno tutta la nutrizione di cui hanno bisogno. Finché lavorerai con attenzione, potrai ottenere raccolti di alta qualità.

Strumenti Necessari

Non esiste un metodo universale per far funzionare un sistema NFT, ma quasi ogni iterazione ha questi materiali in comune:

• Pompa d’acqua ad immersione e linee (dovrebbe riuscire a pompare 946–1.135 litri all’ora)
• Pompa d’aria, tubi ed una o più pietre porose (dovrebbero riuscire a pompare 7–9 litri d’aria al minuto)
• Grande serbatoio (un deposito in plastica da 200 litri andrà benissimo)
• Vasi a rete (le dimensioni dipendono dalla pianta scelta)
• Substrato di coltura (considera gli spazi aperti dei tuoi vasi a rete prima di sceglierne uno)
• Canale/i NFT (uno o più a seconda della quantità di piante che stai coltivando)
• Timer per la pompa dell’acqua (non obbligatorio, ma consigliato)

Guida Passo a Passo

I sistemi NFT possono sembrare complicati a prima vista, ma non dovresti avere grandi problemi se non fai le cose troppo in fretta.

1. Innanzitutto, dovrai configurare il serbatoio. Inizia facendo dei buchi abbastanza grandi per le tue linee d’aria e d’acqua, trapanandoli nella metà superiore del lato stretto del deposito. Un foro dovrebbe essere leggermente al di sopra della linea di metà, mentre l’altro dovrebbe essere più vicino al coperchio.

2. Pratica un altro foro nella parte superiore, all’estremità opposta del foro laterale superiore, a circa 15cm dal bordo. Assicurati di allinearlo con lo scarico del tuo canale NFT affinché tutte le parti si assemblino bene insieme.

3. Posiziona la pompa dell’aria fuori dal serbatoio e fai passare la linea dell’aria attraverso il foro laterale inferiore. Quindi, all’estremità di questa linea, attacca una pietra porosa e lasciala sul fondo.

4. Posiziona la pompa dell’acqua nel serbatoio vicino alla pietra porosa, attaccando la linea dell’acqua e facendola passare attraverso il foro laterale superiore.

5. Se ne hai uno, collega il timer alla pompa dell’acqua ed imposta il suo programma.

6. Riempi il serbatoio fino a metà con la soluzione nutritiva.

7. Imposta un canale NFT sulla parte superiore del serbatoio e riposiziona la linea dell'acqua affinché possa riempirsi il fondo. A sua volta, assicurati di averlo inclinato con una leggera pendenza, con lo scarico del canale all’estremità inferiore. È inoltre necessario assicurarsi che lo scarico sia allineato con il foro superiore del serbatoio.

8. A questo punto, fora le aperture del canale NFT per adattarle ai vasi a rete. Le dimensioni e gli spazi di questi, ovviamente, dipenderanno dalle dimensioni di ciò che stai coltivando.

Vantaggi e Svantaggi della Tecnica della Pellicola Nutritiva (NFT)

Vantaggi:

• I consumi d'acqua e di sostanze nutritive sono più efficienti rispetto alle colture standard
• Personalizzabile: Gli impianti NFT possono essere ingranditi o ridimensionati a proprio piacimento
• La maggiore esposizione del sistema consente una rapida ispezione e disinfezione delle radici
• Il flusso e la circolazione costanti di acqua/nutrienti elimina i problemi di contaminazione delle acque sotterranee e previene l’accumulo di sale intorno alle radici

Svantaggi

• Non è adatto per piante molto grandi
• Se le pompe si guastano, in particolare quella dell’acqua, hai poche ore per ripararle prima che tutte le piante muoiano

Tecnica della pellicola nutritiva (nft)

Sistema di Flusso e Riflusso

Come avrai dedotto dal nome, i sistemi di flusso e riflusso si basano sullo spostamento dei livelli dell’acqua per promuovere una crescita ottimale. Sembrano abbastanza semplici, ma il sistema stesso e le tempistiche devono essere regolati con precisione per ottenere i migliori risultati.

Ci sono due sezioni principali: il serbatoio contenente la soluzione acqua/sostanze nutritive e il grande vassoio di crescita su cui vengono posizionati i vasi con le piante. Tra di loro passano una pompa ed uno scarico, consentendo di immergere periodicamente le radici e di eliminare successivamente l’acqua/fertilizzanti.

Strumenti Necessari

Questo sistema funziona con pochi materiali che lavorano in perfetta coordinazione:

• Serbatoio in plastica da 200 litri (opaco per prevenire problemi di alghe)
• Vassoio di crescita per le piante, con un volume di circa 75 litri (a seconda della quantità di piante e della loro dimensione)
• Tubo opaco da 1,25cm per pompa dell’acqua
• Pompa d’acqua ad immersione con capacità di 946–1.135 litri all’ora
• Raccordi per controllare l'ingresso e lo straripamento dell'acqua appositamente progettati per i sistemi idroponici di flusso e riflusso (dovresti trovarne nella maggior parte di negozi di giardinaggio)
• Realizzare fori da 35mm per i raccordi
• Timer che può coordinarsi con la pompa dell’acqua, sia digitale che analogico
• (Opzionale) Pompa d'aria per ossigenare il serbatoio (non necessaria per questo sistema, ma può migliorare le rese)

Guida Passo a Passo

Essendo una delle configurazioni più autonome in questo elenco, l’installazione di un sistema di flusso e riflusso non dovrebbe creare troppi problemi.

1. Assembla o trova una struttura che possa contenere il vassoio di crescita, affinché possa collegarsi facilmente al tuo serbatoio. Assicurati che sia abbastanza alto da terra da consentire al serbatoio di scorrere sotto e abbastanza resistente da contenere un vassoio di crescita pieno di piante in vaso e soluzione nutritiva.

2. Pratica due fori da 35mm uno accanto all'altro nella parte inferiore del vassoio di crescita e posiziona i raccordi nei fori. Il tappo di gomma e l'attacco porta tubo devono dirigersi rispettivamente verso l’alto e verso il basso.

3. Attacca 2 o 3 estensioni ad uno dei raccordi e solo una all’altro. Posiziona uno schermo appositamente disegnato per il flusso e riflusso sopra il raccordo più esteso e sarà pronto per controllare l'inondazione del vassoio. Per l’altro non sono necessari altri schermi, perché servirà da collegamento alla pompa dell’acqua.

4. Apri il deposito che utilizzerai come serbatoio e posiziona la pompa dell’acqua al suo interno. Quindi, collega un pezzo di tubo tagliato su misura alla pompa, collegandolo a sua volta all’estremità inferiore del raccordo più corto.

5. Riempi il serbatoio fino a metà circa con acqua (non ancora soluzione nutritiva) e accendi la pompa per vedere se ci sono perdite nell’impianto. Durante questa fase, dovrai controllare quanto sarà alta l’acqua, poiché dovrai assicurarti che il livello massimo dell’acqua non superi il bordo dei tuoi vasi a rete.

6. Calcola quanto tempo impiega la pompa ad erogare il livello d’acqua corretto e controlla quanto tempo deve rimanere spenta affinché l’acqua si scarichi correttamente. Questo è essenziale, poiché un equilibrio improprio può portare a sovraconcimare o sottoconcimare le piante.

7. Dopo esserti assicurato che il sistema funzioni correttamente e in modo equilibrato, mescola la tua soluzione nutritiva nell’acqua, posiziona le piante in vaso nel vassoio di crescita ed inizia.

Vantaggi e Svantaggi dei Sistemi di Flusso e Riflusso

Vantaggi:

• Bassi costi
• Facili da montare e mantenere
• Generosi dal punto di vista nutrizionale

Svantaggi:

• Il pH è suscettibile a fluttuazioni problematiche
• I guasti alle pompe potrebbero uccidere le piante (con la lana di roccia potrebbero sopravvivere per qualche ora in più, ma i substrati come l’argilla espansa lasceranno scorrere via l’acqua molto rapidamente)

Deep Water Culture (DWC)

Ancora più semplici e autonomi del flusso e riflusso, i sistemi Deep Water Culture (DWC) implicano il mantenimento della maggior parte della massa radicale della pianta immersa in un serbatoio di soluzione nutritiva costantemente ossigenata. Non viene impiegata alcuna pompa dell’acqua, nessun secondo vassoio o canale in cui inserire le piante. Solo il serbatoio, le piante situate in cima ed una pompa d’aria per l’ossigeno.

Strumenti Necessari

Richiede una delle liste della spesa più corte tra quelle da considerare per gli impianti idroponici. Procurarsi tutti i materiali per un sistema DWC dovrebbe essere un gioco da ragazzi:

• Deposito di plastica da 200 litri che fungerà da serbatoio
• Pompa dell’aria (capacità 7–9 litri al minuto), pietra porosa e tubi di collegamento
• Substrato di coltura prescelto (uno qualsiasi di quelli che abbiamo elencato in precedenza andrà benissimo)

Deep water culture (dwc)

Guida Passo a Passo

Dato che non richiede molte attrezzature, non avrai bisogno di eseguire molti passaggi per completare l’opera.

1. Realizza dei fori nel serbatoio con dimensioni appropriate per adagiare i vasi a rete. Assicurati di non scegliere varietà troppo grandi per essere sostenute dal serbatoio e non preoccuparti di collocare più di due piante in un serbatoio.

2. Pratica un piccolo foro sul lato del serbatoio (più vicino al coperchio) in modo da farci passare la linea d’aria. Quindi, misura una lunghezza di tubo abbastanza lunga da collegare la pompa dell’aria fino all’esterno, fallo passare attraverso il foro laterale e collegalo alla pietra porosa situata nella parte inferiore del deposito.

3. A questo punto, posiziona la pompa dell’aria fuori dal serbatoio, metti la pietra porosa al suo interno, collega il tubo alla pompa, fai passare il tubo attraverso il foro e collegalo alla pietra.

4. Ora, riempi il serbatoio con la soluzione nutritiva ed assicurati di ottimizzare i livelli di pH.

5. Dopodiché, con i tuoi vasi a rete posizionati e riempiti di substrato, posiziona le tue piante all’interno e metti in moto tutto l’impianto! Dovrai assicurarti di concimare le piante prima che possano raggiungere la soluzione con le loro radici, ma dopo partiranno da sole ed inizieranno a crescere rapidamente.

Vantaggi e Svantaggi del Deep Water Culture (DWC)

Vantaggi:

• Conveniente
• Semplice e pulito
• Poca manutenzione e meno fattori di cui preoccuparsi
• Crescita rapida

Svantaggi:

• Possono verificarsi squilibri di pH o nutrienti, che possono diventare un problema se non risolti tempestivamente
• Avrai bisogno di un generatore di riserva e di una pompa d’aria supplementare in standby, poiché le interruzioni di corrente o i guasti alla pompa potrebbero causare l’annegamento delle radici nell’acqua non ossigenata

Sistema a Stoppino

Proseguendo il nostro discorso sui sistemi semplici, ma efficaci, gli impianti a stoppino sono un’ottima introduzione al mondo dell’idroponica. Non sono così diretti come un sistema DWC, ma si avvicinano molto e il loro particolare meccanismo potrebbe adattarsi alle tue esigenze meglio di qualsiasi altro metodo.

Strumenti Necessari

Anche se richiede uno strumento diverso da quelli usati negli altri metodi, le attrezzature di base per questo sistema sono praticamente le stesse:

• Serbatoio da 200 litri (deposito in plastica)
• Vassoio di crescita da 100 litri con bordo rialzato
• Corda di nylon da tagliare a pezzi che fungerà da stoppino
• Pompa d’aria in grado di funzionare ad una velocità di 7–9 litri al minuto, insieme ad una pietra porosa e ai tubi per collegare i due insieme
• Substrato idroponico a tua scelta
• Trapano elettrico (per realizzare fori per lo stoppino e la linea d’aria)

Guida passo a passo

1. Per prima cosa, procurati un tavolo o un carrello con un design a rete abbastanza alto da consentire al serbatoio di adattarsi comodamente sotto. Assicurati che anche questo carrello sia abbastanza grande da adattarsi al tuo vassoio di crescita e abbastanza resistente da sostenerlo quando sarà pieno di substrato e piante.

2. A questo punto, pratica tre fori equidistanti nel coperchio del serbatoio. Assicurati che siano abbastanza grandi da far passare gli stoppini della corda, ma non così grandi da farli scivolare fuori. Successivamente, pratica tre fori simili nel vassoio di coltivazione affinché gli stoppini formino una connessione tra le tue piante e il serbatoio.

3. Pratica un piccolo foro sul lato del serbatoio, verso il fondo. Questo sarà il punto in cui il tubo collegato alla pompa dell’aria entrerà nel serbatoio, collegandosi ad una pietra porosa collocata all’interno.

4. Misura e taglia tre lunghezze uguali di corda di nylon, che serviranno da stoppini per diffondere la soluzione nutritiva dal serbatoio alle piante nel vassoio di coltivazione.

5. Posiziona il vassoio di crescita sul tavolo o sul carrello e fai scorrere le corde all’interno del serbatoio, attraverso il coperchio e nel vassoio di crescita.

6. Infine, riempi il serbatoio con la soluzione nutritiva, riempi il vassoio di crescita con il substrato che hai scelto, accendi la pompa dell’aria e si parte.

Vantaggi e Svantaggi del Sistema a Stoppino

Vantaggi:

• Altamente efficiente
• Poco costoso
• Facile da configurare
• Un ritmo di concimazione moderato significa che la tua pianta non verrà sovraconcimata
• Nessun periodo di siccità di cui preoccuparsi

Svantaggi:

• Avrai bisogno di una pompa d’aria in più da tenere in standby
• Poiché l’acqua non si muove molto (oltre ad essere ossigenata), è necessario mantenere costantemente i parametri ottimali

Aeroponica

Terminando questo elenco, i sistemi aeroponici potrebbero sembrare strani a prima vista, ma sono molto efficaci se configurati correttamente. In sostanza, le radici sono sospese in aria e vengono periodicamente nebulizzate con una soluzione nutritiva/acquosa. Questo sistema fornisce solo la quantità di nutrienti ed acqua necessaria alle piante e la costante esposizione all’aria garantisce la loro respirazione.

Strumenti Necessari

Esistono vari modi per impostare un sistema aeroponico, ma per ora ci concentreremo su una configurazione a impianto singolo per darvi un’idea chiara della meccanica di base:

• Pompa dell’acqua che può spingere circa 1.200 litri all’ora (insieme a tubi compatibili)
• Timer elettronico da collegare alla pompa e impostato su uno specifico ciclo da mantenere costante
• Vaso a rete di grandi dimensioni con coperchio
• Prolunga filettata per irrigatori in polietilene (30cm di lunghezza con diametro di 1,25cm)
• Sega (per tagliare su misura la prolunga filettata per irrigatori in polietilene)
• Testa dell’irrigatore da 1,25cm che possa ruotare di 360 gradi
• Trapano elettrico con attacco per sega a tazza (dovrebbe avere un diametro inferiore rispetto ai vasi a rete)
• Occhiali di sicurezza (per quando lavori con la sega)

Guida Passo a Passo

Per darti un’idea migliore di come si assemblano tutte le parti, esaminiamo ogni passaggio necessario per coltivare in modo aeroponico.

1. Pratica un foro al centro del secchio utilizzando la sega a tazza, assicurandoti che il foro sia leggermente più stretto del diametro del vaso a rete. Questo, ovviamente, serve per adattarlo perfettamente e saldamente al suo posto.

2. Togli il coperchio e posiziona la pompa dell’acqua nel secchio. Una volta che è lì, avvita la prolunga in polietilene filettata alla pompa e taglia la prolunga affinché si adatti bene al di sotto dell’area in cui cresceranno le radici. Una volta fatto, collega la testa dell’irrigatore.

3. Collega la pompa al timer ed impostala su un ciclo costante di accensione/spegnimento di 30 minuti.

4. Versa circa 8 litri di soluzione nutritiva nel secchio e posiziona il vaso a rete (contenente la giovane pianta di cannabis) nel foro superiore.

5. Accendi la pompa ed assicurati di monitorare i cicli, il pH, la temperatura ecc. mentre è in funzione.

Vantaggi e Svantaggi dell’Aeroponica

Vantaggi:

• Non dovrai mai preoccuparti che le piante ricevano abbastanza ossigeno
• Occupa pochissimo spazio
• Il sistema di irrigazione a ritmo regolare garantisce un uso efficiente della soluzione (soprattutto senza che ci sia un substrato ad intralciare il processo)

Vantaggi:

• La pressione derivante dal costante monitoraggio del pH e della temperatura del sistema può essere difficile da gestire
• Siccome le piante hanno solo gli irrigatori su cui fare affidamento per nutrienti ed acqua, eventuali perdite o guasti alla pompa possono rivelarsi disastrosi

I Migliori Fertilizzanti per la Cannabis Idroponica

Aeroponica

Indipendentemente dal sistema che sceglierai, dovrai avere un’idea ben chiara di quali fertilizzanti assimileranno le tue piante in un sistema idroponico. Cos’è che rende una determinata preparazione nutritiva migliore di un’altra in un sistema fuori suolo?

• Ha un rapporto ideale di azoto, fosforo e potassio (rapporto NPK), a seconda della fase di sviluppo della pianta (vegetativa o fioritura)

• I minerali sono usati come fonte di sostanze nutritive, piuttosto che come materiale organico, e detti minerali sono chelati per rendere i loro nutrienti interni più accessibili

• Ricca di micronutrienti

• Specificamente formulata per sistemi idroponici ed etichettata come tale

Insieme a quelli menzionati prima, la scelta della soluzione nutritiva dovrebbe sempre includere anche zolfo, calcio, ferro e magnesio. Anche altri micronutrienti, come rame, manganese, boro e zinco, si adatteranno bene.

Ora, se fossi un po' alle strette, potresti pensare che le soluzioni nutritive formulate per le colture in terra funzioneranno altrettanto bene, ma non è del tutto vero.

Tra le varie differenze, i fertilizzanti idroponici contengono più micronutrienti (per compensare ciò che normalmente è già presente nel suolo), livelli più alti di azoto e fosforo (che sono fondamentali) e i minerali sono resi più accessibili per la pianta. I concimi per la terra non contengono micronutrienti in più, hanno un equilibrio nutritivo inappropriato per l’idroponica e contengono materiale organico che può portare alla formazione di batteri e funghi nell’impianto.

Considerando questi punti e per giocare sul sicuro, dovresti cercare solo fertilizzanti esplicitamente formulati e prodotti per i sistemi idroponici. Se non sei sicuro, chiedi a chi ti sta vendendo il prodotto o direttamente al produttore e fai attenzione a chiunque ti dica che non è un fattore importante.

Dovrei Usare l'Idroponica per Coltivare Indoor o Outdoor?

Aeroponica

Se vuoi coltivare outdoor in modo idroponico, la prima cosa da considerare è se il clima in cui vivi è adatto a questo tipo di coltura. Più a nord ti trovi (o a sud, nell’emisfero australe) e più breve sarà la tua potenziale stagione colturale.

Prima di lanciarti a coltivare in modo idroponico in questi due ambienti, prendi confidenza con le basi e le sfide della coltivazione in terra, sia indoor che outdoor.

Vantaggi della Coltivazione Idroponica Outdoor

Se sei in grado di coltivare cannabis outdoor anche solo durante pochi mesi l’anno, saprai che ci sono alcuni vantaggi rispetto alla coltivazione indoor. Il principale è, ovviamente, il sole. Le piante adorano i suoi raggi e i cicli di luce naturale e tendono a diventare più grandi e a crescere più velocemente. Inoltre, risparmierai denaro sull’illuminazione!

La coltivazione outdoor garantisce anche un flusso d’aria più piacevole e salutare, in costante circolazione intorno alle piante e alle loro radici. La cannabis ama l’aria fresca.

Svantaggi della Coltivazione Idroponica Outdoor

L’attrezzatura può rovinarsi rapidamente sotto i potenti raggi del sole. Quando non è progettata per resistere ai raggi UV, la plastica si degrada all’aria aperta e, di conseguenza, le apparecchiature devono essere isolate per evitare questo problema.

All’aperto, siamo esposti alle condizioni meteorologiche. Quindi, in caso di ondate di freddo o di piogge insistenti, si rischia di perdere tutto il raccolto. Inoltre, all'aperto è più difficile controllare i parassiti, mentre indoor è molto più facile mantenere pulito e in ordine l’ambiente di coltivazione.

Vantaggi della Coltivazione Idroponica Indoor

Se coltivi indoor, hai molto più controllo sulle tue operazioni colturali. Che si parli di livelli di luce, idratazione, temperatura, parassiti o di qualsiasi altro parametro ambientale, il controllo è massimo.

Svantaggi della Coltivazione Idroponica Indoor

Detto ciò, tutto questo controllo non è né facile da gestire né economico.

L’allestimento di un buon impianto di illuminazione all’interno della coltura, un sistema di ventilazione, il controllo della temperatura e dell’umidità ecc. richiede qualche investimento in più. E avrai bisogno di una stanza di coltivazione compatibile con tutte queste attrezzature.

È Possibile Coltivare in Modo Biologico con l’Idroponica?

Coltivare la cannabis in modo biologico è un’opzione molto ambita dai coltivatori e per buone ragioni. Ma una coltivazione idroponica può essere biologica? A livello tecnico, si tratta di una domanda difficile a cui rispondere, perché molte delle definizioni relative alle colture biologiche si concentrano sul mantenimento di un terreno sano.

Tuttavia, se vogliamo approfondire il discorso, dobbiamo chiederci: “La cannabis coltivata in modo idroponico può essere rispettosa dell’ambiente?”. La risposta è un clamoroso sì.

La coltivazione idroponica utilizza circa il 10% dell’acqua utilizzata nelle colture in terra e questo è un risparmio enorme. Nel complesso, si tratta di un processo altamente efficiente con pochissimi sprechi.

Le Migliori Varietà da Coltivare in Modo Idroponico

Svantaggi della coltivazione idroponica indoor

Adesso che hai un’idea più chiara di come lavorare con ciascun sistema idroponico e di come concimare correttamente le tue piante, è tempo di iniziare a pensare a cosa andrai a coltivare nel tuo spazio.

Puoi coltivare praticamente qualsiasi varietà, ma ci sono delle particolari varietà che crescono meglio se coltivate idroponicamente.

AK-47

Partiamo dai grandi classici! L’AK-47 è stata amata da numerose generazioni di consumatori d’erba ed i motivi sono ovvi. Questa discendente di varietà sconosciute colombiane, afghane, messicane e thailandesi vanta un potente equilibrio terpenico ed uno sballo stimolante.

L’AK-47 è una delle preferite tra i coltivatori idroponici per le sue dimensioni medie e le rese sempre abbondanti. E, sebbene possa dare ottimi risultati anche outdoor, molti preferiscono coltivarla indoor perché possono controllare la temperatura ed ottenere cime più compatte. Richiede circa 8–9 settimane per fiorire e verrai ricompensato con 350–500g/m².

Cheese

Un altro grande classico che troverai nelle scorte d’erba dei consumatori più e meno giovani. La Cheese è una discendente di una Skunk #1, ulteriormente migliorata dall’originale sotto diversi aspetti, dalla potenza alle note più pungenti. Come il suo genitore, la Cheese inebria le narici con un intenso aroma di Skunk, che ricorda il formaggio roquefort, e stuzzica la lingua con sapori altrettanto “formaggiosi”.

I coltivatori idroponici sbavano davanti a questo titano estremamente robusto e dalla fioritura rapida. Dopo 8 settimane di fioritura, vedrai le tue piante alte fino a 150cm ed otterrai raccolti di circa 450–500g/m².

Critical Kush

La Critical Kush nasce dall’amore tra una Critical Mass ed una OG Kush, da cui prende il nome. Non solo è all’altezza dei suoi genitori, ma arriva addirittura a superarli (secondo il parere di molti).

Oltre a produrre potenti cime contenenti fino al 25% di THC, le piante di Critical Kush sono anche piuttosto generose, offrendo circa 550–650g/m² di cime ai coltivatori idroponici. Queste rese sono particolarmente alte, se si considera che provengono da piante che non superano i 110cm d’altezza. In 8–9 settimane di fioritura, le piante completeranno magnificamente il loro ciclo nel loro impianto idroponico.

Coltivare Cannabis in Modo Idroponico: Quale Sistema Sceglieresti?

Ci auguriamo che questa panoramica con i vari processi e tutte le potenziali opzioni a tua disposizione ti abbiano dato maggiore fiducia nel tuo futuro come coltivatore idroponico.

Ci vorrà del tempo per prenderci la mano e potresti avere degli ottimi consigli da una mano più esperta. Ma non c’è da vergognarsi! Una volta che avrai allestito il tuo impianto, vedrai le tue piante di cannabis crescere più alte e forti e produrre cime più compatte e potenti, impossibili da ottenere in terra. Procedi con calma, preparati bene e presta molta attenzione alle tue piante!

Max Sargent
Max Sargent

Max si è ormai specializzato da diversi anni nella scrittura di articoli su cannabis e sostanze psichedeliche. Con la forte convinzione che un atteggiamento aperto ed onesto nei confronti delle droghe e della politica antidroga possa migliorare la vita di molti, cerca di offrire opinioni approfondite e razionali sull'argomento.